Questo piccolo progetto nasce come collaborazione tra FAR from Animation e drcommodore.it, il qui presente testo è l’articolo originale non soggetto ad a tagli ed editing alcuno. Tuttavia, dal momento che l’audience in mente è ben diversa rispetto a quella di questo sito, vi sono alcune espressioni decisamente semplicistiche su cui vi chiedo di soprassedere. Voi lettori di lunga data sapete benissimo cos’è l’outsourcing e quale sia il compito di un sakuga kantoku, ne sono certo.
Adultswim si fa carico di una lunga tradizione di peculiari Pesci d’aprile: anziché annunciare qualche impossibile e assurdo show durante la giornata dedicata ai grandi scherzi, il canale americano dedicato all’animazione preferisce mandare in onda in anteprima qualche primo episodio tratto da attesissimi titoli precedentemente annunciati. Furono in molti quindi ad ipotizzare una premiere di FLCL Progressive, il sequel diretto di FLCL, per quella data.
Eppure, le aspettative di tutti furono disilluse: la serie animata protagonista del pesce d’aprile 2018 non fu affatto Progressive ma Alternative, annunciato alla stampa anche come FLCL 3.
Il pubblico, già parecchio perplesso di fronte all’annuncio di un sequel decisamente non necessario non riuscì proprio a spiegarsi l’avvenimento. Jason DeMarco, produttore esecutivo di entrambe le serie legato all’emittente americana spiegò una settimana dopo che “il primo episodio di Alternative era l’unico completato fino a quel momento”. Questa dichiarazione, per quanto possa apparire a prima vista alquanto preoccupante, non mi colpì poi così tanto. A dirla tutta, non mette in evidenza alcuna situazione così problematica rispetto agli standard dei prodotti animati televisivi giapponesi. Non è infatti raro che un episodio venga consegnato all’emittente televisiva soltanto poche ore prima della messa in onda e per quanto Production IG sia una macchina organizzativo/produttiva di un certo livello arrivare a disporre di un primo episodio con tre mesi di anticipo rimane qualcosa di non sempre fattibile. Tuttavia La situazione pare migliorare presto poiché circa una settimana dopo, il primo episodio di Progressive viene trasmesso in anteprima al Chicago Comic Expo. Che cosa dunque sta succedendo a queste particolari serie animate? In questo articolo, intendo analizzare brevemente queste produzioni.
Anzitutto è bene chiarire subito un importante punto: per quanto le due serie condividano una buona porzione dello staff chiave stiamo parlando di due produzioni nettamente diverse: Progressive presenta addirittura 6 registi, probabilmente ognuno legato ad un singolo episodio, mentre Alternative “solo” 2. Anche se Yoshiyuki Sadamoto viene creditato come character designer originale per entrambe le serie, sono stati scelti due character designer d’animazione (ovvero coloro che hanno stabilito le fattezze dei personaggi che vedremo sullo schermo nei minimi dettagli grazie ai loro disegni preparatori) differenti: Yuuichi Takahashi, già character designer di Macross Frontier e Tsuritama, e Chikashi Kubota, noto soprattutto per One Punch Man. Per quanto i loro approcci non differiscano di molto, entrambi sono infatti piuttosto flessibili e aperti a singoli disegni che si allontano dal dallo stile da loro prestabilito, la presenza di due designer e di un così alto numero di registi è dimostrazione di una frammentatissima produzione. Non a caso molti di questi registi ed animatori sono impegnati all’interno di altri progetti contemporaneamente alla realizzazione dei sequel di FLCL. Ma questo non deve allarmare troppo il lettore: difatti, come ammesso da tutti i produttori fino ad ora coinvolti, stiamo parlando di due storie ben distinte e, aggiungerei, di due approcci ben distinti. La consistenza non è quindi il più importante valore da ricercare all’interno di queste produzioni.
FLCL Progressive è stato descritto dallo staff come un vero e proprio capovolgimento della serie originale, nel quale sarà una ragazza questa volta a dover affrontare i problemi legati alla pubertà e non un ragazzo. Alternative al contrario non intente riprendere i temi legati all’anime del 2000, prenderà soltanto in prestito le sue peculiari atmosfere per raccontare un’originale storia d’amicizia con forti tinte slice of life. Per quanto un giudizio definitivo sulla sceneggiatura sia decisamente prematuro, posso affermare con sicurezza che questo primo episodio di FLCL 3 è perfettamente calzato nella definizione fornita dai produttori, tantoché la puntata presenta due distinti climax: uno inerente all’insieme delle componenti d’azione/fantascienza ed uno più legato alla vita quotidiana delle protagoniste e alle relazioni che intercorrono tra di loro. Mitsuhisa Ishikawa, presidente di Production IG e produttore della serie, ha dichiarato inoltre che Progressive sta venendo monitorata con molta più attenzione sia da producer americani che giapponesi rispetto ad Alternative, e che il nucleo narrativo di quest’ultima risulta molto più legato agli interessi del giovane staff d’animazione piuttosto che alle scelte produttive di Adult Swim. In un certo qual modo ha fatto intendere come Progressive sia un vero e proprio sequel diretto, mentre Alternative faccia parte di una propria peculiare dimensione, più lontana dagli eventi della prima serie.
Ishikawa ha poi affermato con leggero imbarazzo che uno dei problemi che con fatica entrambe le serie stanno affrontando sta nel riuscire a mantenere gli stessi livelli qualitativo/tecnici dell’originale, per volontà della parte statunitense che chiede continui retake dei disegni. Purtroppo, riuscire ad eguagliare l’originale è qualcosa di pressoché impossibile sul versante delle animazioni: a FLCL lavorò quella che si può senza dubbio definire come la vera elite degli animatori giapponesi non soltanto di quella decade: parliamo di importantissimi nomi come Hideaki Anno, Mitsuo Iso, Shinji Hashimoto, Shinya Ohira, Tetsuya Nishio, Hiroyuki Imaishi e Kouichi Arai nonché di futuri importanti colonne portanti del settore come Yoh Yoshinari, Sushio e Keisuke Watabe. I crediti dello staff del primo episodio di Alternative, per quanto figurino nomi di rilievo come quello di Ryoma Ebata e Shinichi Kurita in grado di realizzare ottime sequenze come del resto s’è visto, non riescono reggere il confronto con la straordinaria forza organizzativo/produttiva della serie originale. Possiamo certamente aspettarci due energetici anime dalle animazioni decisamente sopra la media e ricche di trovate grafiche inventive ma oramai pare evidente che quel così ambizioso intento non possa essere mantenuto. Nemmeno gli avanzamenti tecnologici delle ultime due decadi paiono così determinanti in un caso come questo: è infatti importante ricordare che oggi come allora la stragrande maggioranza dei disegni per i cartoni animati realizzati prevalentemente in “2D” come FLCL e i suoi sequel vengono prodotti a mano su carta ed il processo di supervisione delle animazioni e di correzione degli eventuali errori è rimasto praticamente lo stesso. Il possibile aiuto fornito dallo staff della computer grafica risulta, in questo specifico caso, praticamente irrilevante.
Per quanto Alternative #01 sia risultato essere tutto sommato un buon episodio tecnicamente parlando, questo sembra essere soltanto l’inizio di un travagliato percorso: Uno dei supervisori alle animazioni ha dichiarato attraverso un tweet successivamente eliminato intorno ai giorni della presentazione al Chicago Comic Expo che la produzione si trova in difficoltà “sotto molteplici punti di vista”, incolpando i producer americani di una pessima gestione della schedule dei progetti. Questi problemi andranno a colpire nei prossimi mesi più la salute fisica e psichica degli animatori e forse, in misura minore, la qualità generale dei disegni. Ishikawa e la sua Production IG posseggono infatti un numero pressoché infinito di contatti in ogni micro-ambito del settore dell’animazione: nel peggiore dei casi, possono reclutare nuovi freelancer e farsi supportare da un gran numero studi minori per concludere rapidamente le parti mancanti aumentando però i costi di produzione. Quest’ultima pratica, tecnicamente detta “outsourcing”, non è così praticata dallo Studio di ishikawa per via della sua costantemente riconosciuta ottima organizzazione ma questa volta potrebbe rivelarsi davvero decisiva per concludere tutto in tempo. Va detto comunque che analizzando i crediti di fine episodio di FLCL 3 non si notano particolari troppo preoccupanti: il numero degli animatori e degli “studi di supporto” non è così elevato, inoltre vi è solo un supervisore delle animazioni affiancato da due chief animation supervisor, comprova che durante la realizzazione del primo episodio non vi sono stati particolari problemi organizzativi. È quindi possibile che le difficoltà citate da @noryogin siano limitate ai singoli episodi a cui sta lavorando? Mi pare davvero probabile. Quel che sembra oramai certo è che originariamente la pianificazione fosse strutturata almeno decentemente e che solo in un secondo momento si siano verificate varie complicanze. Non stiamo affatto parlando quindi di una “produzione morta sul nascere”. È possibile inoltre che i problemi dovuti ai “retake” chiesti dagli americani abbiano colpito soprattutto Progressive e non Alternative, ma potremo essere certi di questo soltanto quando potremo consultare completamente i crediti di fine episodio della prima serie citata.
C’è però un particolare aspetto di questo primo episodio di Alternative che mi ha decisamente colpito in maniera positiva: i magnifici sfondi realizzati da Studio Pablo e da AOSHASHIN. L’approccio semi-impressionista dell’art director Ayaka Fuji, nome di punta della Pablo da diversi anni, mi ha ricordato con piacere la ruvida e geniale semplicità del leggendario Shichiro Kobayashi, in netta contrapposizione con i background piatti e decisamente privi di pennellate energiche dell’originale. Se c’è un aspetto in cui questo sequel è riuscito a superare il proprio predecessore, è certamente quello dei fondali. Studio Pablo è con ogni probabilità il pilastro più solido su cui Alternative può contare: per quanto le tempistiche possano essere strette e per quanto le richieste da parte della regia possano essere strampalate questo top studio ha una lunga storia di successi, di ottimi risultati realizzati in condizioni non proprio favorevoli.

Per quanto Ishikawa abbia voluto enfatizzare molto sulla natura “giovanile” di Alternative, è in realtà Progressive a marcare un entusiasmante primato legato alla verde età: Kazuto Arai entra infatti nei primati dell’animazione giapponese come uno dei più giovani registi generali (in giapponese 監督, kantoku) della Storia, a soli 26 anni*. Nonostante la giovane età, Arai è un apprezzato storyboarder ad animatore specializzato nelle esplosioni e nelle scene d’azione che in soli 4 anni è passato dalla posizione di inbetweener, la più umile nel panorama degli anime, ad uno dei massimi ruoli di supervisione. Tra gli altri registi della serie spicca soprattutto Hiroshi “Ahoboy” Ikehata, oramai divenuto una vera e propria istituzione del settore: regista di innumerevoli episodi dall’elevato livello tecnico ha per primo notato il talento di un gran numero di animatori. Tra questi citiamo Yoshimichi Kameda, Hironori Tanaka, Hiroyasu Oda e Hokuto Sakiyama. È sicuramente la figura dotata di maggior esperienza tra i membri dello staff di direzione all’interno di Progressive, il che fa di lui la vera colonna portante della serie a livello registico.

In conclusione i sequel di FLCL possono effettivamente presentare delle brutte sorprese in termini tecnico/qualitativi come ipotizzato da molti ma è importante mettere bene in chiaro che, esattamente come non ci si può affatto aspettare una suntuosa messa in scena in grado di dare battaglia ad ogni possibile rivale come fece a suo tempo l’originale, non ha nemmeno molto senso aspettarsi una produzione mediocre soltanto perché uno storico studio come Production IG si trova ad affrontare un discreto numero di problemi. Progressive ed Alternative non saranno con ogni probabilità i prossimi Märchen Mädchen né tantomeno delle serie trascurabili sul versante artistico, seppure probabilmente dotate di un’anima parecchio inconsistente e discontinua.
*Per chi fosse curioso ecco una lista parziale dei più giovani registi (監督):
- Hiroyuki Kitakubo con il primo ruolo di 監督 a 24 anni, ancora 23enne durante il planning.
- Naoko Yamada e Tatsuya Yoshihara, entrambi debuttano a 25 anni, entrambi cominciano il planning delle loro serie a 24.
- Kazuto Arai detto Barikos, dirige per la prima volta a 26 anni, comincia il planning a 25 o 24 anni.