Archivio delle risposte di Curious Cat (2017-2018)

Dal momento che il servizio è passato nelle mani della perfida Vonvon ho deciso, su richiesta di un utente, di archiviare qui sul sito tutte le domande in caso si perdessero per qualche ragione, dai danni provocati dal restyling approssimativo alla mia eventuale cancellazione dalla piattaforma. Dal momento che sono più di cento, vi consiglio di ricercare specifiche parole chiave attraverso la funzione apposita del vostro browser piuttosto che scrollando.  Se volete inviarmi delle domande similmente a quanto avveniva su Curious Cat potete farlo su questa nuova e più sicura piattaforma: Retrospring!

aiai.jpg
Ai-chan di Sakura no Uta, il mio bellissimo avatar di Retrospring.

Anon 14h

emigri anche tu da cc ora? sarebbe un peccato perdere queste risposte
Probabilmente emigrerò anche io, anche se non ne sono certo dal momento che non mi trovo poi così preoccupato in merito ai dati che mi possono rubare. Prima di farlo però penso che archivierò domande e risposte sul sito.

Anon 2d

Qual’è stato l’anime col comitato di produzione formato da più aziende che tu abbia mai visto?
Infinity Force, credo. Era prodotto da Tatsunoko Pro, Digital Frontier, Shochiku, CSPG, NTV Music, Hulu, Pony Canyon, Kadokawa, Bushiroad, HoriPro. YTV, STV, MMT, SDT, CTV, HTV e FBS. Ben 17 membri. Non oso nemmeno immaginare quanto confusionarie fossero le riunioni di preproduzione.

Anon 8d

Visto che siamo in tema, secondo te perché Shokugeki no Souma ha avuto delle vendite così basse? E visto il lavoro che c’è dietro, è un risultato meritato?
Le trasposizioni dei manga di WSJ tipicamente vanno male in home video. Non c’è un grande pubblico disposto a spendere così tanto denaro e le produzioni anime non puntano mai a vendere i bd, normalmente i comitati di produzione di quelle opere sono capitanati da Shuesiha e dalle emittenti televisive e non da video-producer (Aniplex, Kadokawa, Pony Canyon etc etc) il cui interesse principale è vendere quanti più dischi di home video possibili. Che se lo meritasse o meno, il suo destino era già segnato fin dal principio e tutte le parti in campo erano già consapevoli di questo.

Anon 8d

Secondo te a cosa è dovuto il successo di YuruCamp, e tra tutte le figure professionali dietro alla realizzazione dell’ opera a chi andrebbe il maggior merito di tale successo in questo caso?
C’è da dire subito che spiegare le ragioni del successo, più o meno strepitoso, di un’opera non è mai semplice ed in questo specifico caso lo è ancor di più per via del fatto che vi erano tanti altri show in grado di attrarre lo stesso tipo di pubblico che acquista home video (parlo soprattutto di anime come Mitsuboshi Colors, Hakumei to Mikochi, Slow Start ma anche in misura minore di Karakai Jouzu no Takagi-san, Koi wa Ameagari no You ni, Sora yori mo Tooi Basho e Ryuuou no Oshigoto!). Nonostante le accanite rivalità Yuru Camp ha avuto più successo di tutti gli altri titoli citati per due motivi credo:
1) Ha avuto un’ottima distribuzione web, è stato possibile vedere Yuru Camp su ben 21 siti differenti in Giappone, alcuni dei quali gratuiti.
2) Aoi “Inuko” Inuyama, i capelli di Shimarin e Nadeshiko sono diventati dei veri e propri meme in patria secondi solo a quelli generati da Pop Epic Team, e questo ha creato ottime campagne promozionali (involontarie) via twitter e pixiv. Quest’ultimo anime da me citato ha avuto un successo decisamente maggiore nel pubblico mainstream ma non tra chi compra stagionalmente Blu-ray di anime per via di una struttura di fruizione decisamente troppo superficiale per quel target che invece, dopo essere stato attratto dai design dei personaggi è stato investito da una narrativa molto piacevole e tecnicamente pregevole sotto alcuni aspetti.
Chi sono le figure professionali che hanno dato un’anima a Yuru Camp, che hanno appunto creato questi aspetti tecnicamente pregievoli?
– Il regista Yoshiaki Kyougoku, che si è fatto fortemente ispirare da Yama no Susume, serie di cui ha diretto gli episodi 12 e 18 della seconda stagione.
-Yoshimi Umino, il direttore artistico e lo studio di fondali Production AI che hanno prodotto scenari davvero unici nel loro genere, unendo un alto grado di fotorealismo con delle pennellate abbastanza spesse e dei colori parecchio fantasiosi. Un’impresa molto difficile ma che uno studio dalla così lunga Storia è riuscito a portare a termine.
-Akiyuki Tateyama che ha composto poche ost ma abbastanza “pop” da divenire molto riconoscibili anche dopo aver visto pochi episodi.
-あfろ (autore del manga) e Mutsumi Sasaki i quali hanno rispettivamente creato e migliorato i design dei personaggi che sarebbero poi divenuti virali.
-Color design è compositing forse non spiccano così tanto agli occhi dello spettatore medio ma il loro livello decisamente sopra la media degli anime televisivi ha permesso al cartone animato di creare la sensazione che ogni ogni elemento sullo schermo appartiene ad un unico mondo, fondamentale per le serie fortemente basate sulla propria atmosfera, e per questo dobbiamo ringraziare Hiroaki Tanaka (Studio Twinkle) e Taeko Mizuno (Studio Road).

Anon 12d

Chi è la migliore cantante giapponese?
E perchè proprio YUKI?

è Monet-chan, che YUKI!!?!?!?

Però YUKI ha fatto pure il sottofondo di questo bellissimo MAD di Aninari che vi consiglio.

 Anon 13d

Who is(are) your most notable animators in 2010s?
Interesting question. Among those who became animators in the ’10s I would say China and Ryosuke Nishii, they are definitely “mine” because I have studied them a lot and I consider them very important for the current scenario of tv anime. Their realistic style definitely closes that previous generation of young “webgen” animators with a style that is definitely over the top and not attentive to moments of everyday life and to the more subtle body language. Keisuke Kobayashi is another artist who could be in this category too, I would say. Well, even Toshiyuki Inoue admired his cuts from Eromanga Sensei very much! But really, there would be plenty to name if you have to talk about those who deserve a place on this list and not those I admire the most. For example, Animation Do’s Tatsuya Satou would deserve a place for his iconic scenes made for a lot of Kyoani shows. There is also a place in my heart for Keisuke Watabe as one of the very few animators who are massively inspired by Yoshinori Kanada still resisting in the industry. Among those who actually became the pillars of the “sakuga” culture, I would say Kou Yoshinari. He has for sure the “physical” strength and the speed of many animators put together, you could watch anime like White Album and Made in Abyss just for his artistic input. In the ’00s he was certainly not so popular and so “busy” like now. For the next few years I believe very much in the artistic influence of the character animation of Kosuke Yoshida, in the very three-dimensional drawings of Nakaya Onsen and in the inventive effects of Yuuya Geshi. The latter is another animator that I have studied a lot and that I really admire, his specialty is to insert effect animation principles and real effects within cuts in which the real protagonists are always human figures.

Anon 13d

Vedendo la tua risposta sugli anime primaverili ho notato (purtroppo per me) una mancanza… Previsioni su Jushinki Pandora?
Non la metterei tra le serie sakuga, con ogni probabilità. Magari avrà qualche segmento interessante ma dallo staff annunciato mi sembra qualcosa di “movimentato”. I design di Risa Ebata sono sempre una bella sfida per l’animation character designer e per tutti gli animatori.

Anon 14d

Perché la gente sta impazzendo per Franxx. Per ora è solo lo stagionale più sopravvalutato della season (Precedente).
Penso sia dovuto al fatto che è una serie molto diretta nei suoi contenuti e semplice da seguire, presenta molta azione ottimamente realizzata, innumerevoli ship, citazioni e colpi di scena. Ad ogni episodio è possibile fare nuove teorie e ci sono tanti momenti parecchio “memabili”, se così possiamo dire. Sono tutti elementi estremamente “pop” in grado di catturare con facilità gli spettatori più casual. La mia opinione sul cartone è abbastanza irrilevante in realtà, con questo giudizio voglio solo esprimere quei punti chiave che credo siano presenti anche in molti altri anime di recente successo. Poi come per tutte le cose, la sopravvalutazione di qualcosa dipende tanto dalle cerchie in cui ti trovi a discutere, non è qualcosa di “assoluto”. Nei miei gruppi di amici in cui a volte discuto (di lingua italiana, inglese e giapponese) quasi nessuno ha un’opinione così alta di questo cartone, mi pare un dato importante. Forse sarebbe meglio dire che è il più “ingiustamente popolare” della stagione? Questo però sarebbe davvero riduttivo nei confronti dei notevoli sforzi degli storyboarder, degli animatori freelance di A1 e di tutto lo staff impiegato in un anime che sotto certi punti di vista comunque sta combattendo una battaglia quasi impossibile da vincere, ovvero quella di realizzare un anime mecha 2D fuori dallo studio Sunrise. Sono d’accordo con te almeno in parte, si tratta sicuramente dell’anime più “normie” della stagione però mi risulta complicato parlare di meriti o demeriti con un linguaggio accettabile in questo caso.

Anon 14d

Domanda di rito: potenziali anime sakuga della stagione primaverile?
FLCL Progressive, Hisone to Maso-tan, Hinamatsuri, Boku no Hero Academia 3 e Gundam Build Divers. Questi sono i 5 anime televisivi che non hanno la schedule distrutta e che presentano ottimo staff sia sul versante produttivo che delle animazioni in senso stretto, in base alle mie informazioni. Ci sono anche altri potenziali concorrenti come Sword Art Online Alternative: Gun Gale Online, Persona 5 The Animation, Tada-kun wa Koi wo Shinai, Megalo Box, Uma Musume Pretty Derby, Layton Mystery Tanteisha: Katori no Nazotoki File, Cutie Honey Universe, Gegege no Kitarou (2018), Uchuu Senkan Tiramisu, Oshiri Tantei e Lupin III: Part V. Gli anime di questo secondo raggruppamento hanno grandi potenzialità ma soffrono a causa dello staff, della schedule, o di entrambi i fattori.

Anon 14d

Dopo questa storia della FCF sono convinto che FAR sia il Messia inviato da qualche dio benevolo per prevenire le minacce occulte presenti nel mondo degli anime.
Sapevo che prima o poi qualcuno lo avrebbe scritto qui! (ride) Tutto questo gran daffare mi sembrava doveroso vista l’entità della minaccia in questo specifico caso ma io non sono il principale artefice dell’opposizione alla FCF, Alicia e Kenji hanno avuto un ruolo ben più determinante. Non voglio morire giovane come il 救世主 però ç___ç.

Anon 14d

la live sulle vn si farà mai? ç_ç
Si farà, si farà. Probabilmente quando avrò più tempo libero, vorrei prepararmi anche un discorso basato su dati e dichiarazioni sul perché non vengono prodotte più tante trasposizioni animate di eroge e vn in generale.

Anon 16d

Questo ritardo si tradurrà anche in una tua minor attività nei vari social?
Tieni duro comunque! I tuoi lettori saranno sempre qui (。>﹏<。)
Sì, minore sicuramente ma non nulla. Come pure l’attività del sito. I 4-5 articoli che già ho impostato cercherò di farli uscire.
Grazie mille del supporto anon, sei davvero fantastico e gentile!

Anon 18d

per promare ci sono nuovi rumors su data di uscita e altre info sulla produzione?
Nulla di importante. Si sa solo che Kazuya Matsumoto sarà uno dei producer e ci sta già lavorando.

Anon 19d

Chi ha realizzato la tua far-chan?
Roberto Maldacena!

Anon 20d

Vi è (per usare un’espressione cara a te) una leggenda metropolitana, o per meglio dire internettiana che circola su di te: una persona mi ha detto che quando hai giocato a Wonderful Everyday ti sei arrabbiato un pochino con Sca-di perché in “It’s my own invention” Kimika chiama la parodia di Yukiko Horiguchi “sensei” (non so il giapponese quindi non te lo so scrivere bene sorry) al posto di “san” e gli animatori normalmente non vengono considerati dei “sensei” come gli illustratori e i fumettisti. Tutto questo è vero? Kimika è una finta sakugafag?
Mi ricordo bene di quel dialogo tra Takuji e Kimika, in cui quest’ultima dice una cosa del tipo “Messia ammiri le bellissime ombreggiature della maestra Origuchi Yukiko”. Quell’espressione, sensei appunto, mi aveva un po’ lasciato perplesso all’inizio perché non si usa spesso per parlare di animatori anche se qui ci sarabbe da fare un bell’asterisco che verrà trattato poi. Comunque la mia interpretazione iniziale era parecchio combattuta e frammentaria: non sapevo se si trattava di qualcosa di voluto, per punzecchiare, o di involontario. Tuttavia c’è da dire che tutte le citazioni all’otaku culture in Subahibi sono estremamente poco curate (Lucky Star e Kannagi erano già passati di moda da tempo, Riruru cita soprattutto maghette anni 90′ e legate ai primi anni 00′). Riflettendoci meglio però ci sono degli elementi critici nella proposizione “Yukiko Horiguchi è principalmente un’animatrice e quindi il 先生 è di troppo”: 1) Horiguchi è anche un’illustratrice dai tempi di K-ON, se non prima. 2) Ho sentito usare l’espressione 先生 anche per indicare character designer molto importanti nel corso della storia dell’animazione da parte di fan giapponesi, parliamo di figure come Shingo Araki o Umakoshi. Yukiko Horiguchi non è certamente a questo livello di “prestigio” ma rimane comunque una delle delle character designer più popolari di sempre 3) lo stesso China parla di Yuusuke Matsuo come del suo 先生 quando è in realtà semplicemente un 先輩(senpai), a volte questa espressione viene usata affettuosamente per parlare di qualcuno che si stima molto nel proprio campo.
Ovviamente Kimika non è una sakugafag, non si possono creare personaggi simili se non esplicitamente. Sarebbe come creare un personaggio densha otaku che in un momento di calma narrativa produce un apprezzamento generico su un treno. Ok, vuoi dare quell’idea ma non è qualcosa di importante o di completo.

20d

Cosa ne pensi della questione che si é sollevata riguardo la Flying Colours Foundation? É trustworthy?
Non sono certo che si tratti una totale truffa, non ho le prove per dimostrarlo, però ci sono tutti i presupposti perché lo possa diventare: il progetto generale risulta essere molto vago, fa leva sul senso di impotenza degli spettatori occidentali più disinformati e tutti coloro che sono stati rintracciati e confermati come membri questa azienda/fondazione sono legati al mondo delle analisi di dati per le grandi aziende. Ad ogni modo sono certo che un ente del genere non possa produrre nulla per porre rimedio a quelle situazioni che ritiene problematiche. Anche perché i comitati ascoltano (e anche solo parzialmente) solo chi investe un gran quantitativo di denaro in un cartone, non i consigli “tecnici” o le partnership esterne di questo tipo. Tutte i diverbi spiacevoli del passato tra Kadokawa e Kyoani ne sono l’esempio principe. Tuttavia, ritengo che la situazione generale sia interessante perché dimostra come certi youtuber/influencer del mondo occidentale degli anime legati alla Flying Colors siano totalmente disinformati su elementi basilari del medium di cui parlano o di come di quel settore a loro non interessi fondamentalmente nulla di quello su cui non ci si può lucrare direttamente. Può essere a mio avviso l’occasione per riflettere su diversi punti fondamentali per portare avanti questo discorso sul “cosa fare per modificare la spinosa situazione della produzione degli anime” : 1) Noi “persone normali” non ne sappiamo meno di questa gente, non c’è nessun motivo per assorbire passivamente le loro opinioni e informazioni. Non sono né insiders né esperti effettivi del settore. 2) Prima di pensare a qualsiasi ipotetica soluzione dovremmo avere una chiara percezione di tutte le specifiche del processo di produzione degli anime. Se non la abbiamo, forse è meglio informarsi e stare zitti. 3) Ora che il mercato, diretto e indiretto, degli anime è diventato così vasto in occidente dovremmo chiederci quanto facilmente, come e su quali persone sia possibile produrre delle simili scam. Che caratteristiche ha in comune l’otaku coin con questa buffonata, tanto per dirne una? Bisogna analizzare le strutture di queste strane proposte per riuscire a classificarle meglio.

Anon 23d

Cosa ne pensi di “Kurau – Phantom memory”? Ho letto che è diretto da Irie e data la recente delusione che ho avuto con A.I.C.O mi piacerebbe vedere qualcosa che tratti la clonazione come tematica, così me lo hanno consigliato
Irie aveva detto che è il suo progetto meglio riuscito! è cool guardalo.

Anon 23d

Da chi è formato il comitato di produzione di Vinland Saga?
Ho guardato il sito ufficiale proprio ora, l’unica cosa che si può notare è che, previdibilmente, risulta essere dominato dalla Kodansha.

Anon 23d

Sei felice per Oshiyama?
Sono più che altro preoccupato, far diventare quel madman il regista principale di un nuovo studio…sicuramente sarà interessante vedere i suoi nuovi anime!

Anon 10 Mar

Scriverai mai/hai già scritto qualcosa sulla reperibilità dei (a tuo giudizio) più meritevoli blu-ray e DVD?
Non credo, perché non mi interesso molto delle edizioni italiane (presumo che tu stia parlando di quelli, non degli Home Video giapponesi). Però se ti va di parlarne con me in privato ti risponderò volentieri.

Anon 9 Mar

Cosa ne pensi di Ideon?
Il film conclusivo mi è piaciuto moltissimo, la serie televisiva un po’ meno per via del suo ritmo che difficilmente riusciva a sconfiggere la monotonia e le idee di storyboarding che spesso si alternavano in maniera abbastanza prevedibile. Alcuni potrebbero obbiettare dicendo “eh ma erano appena finiti gli anni 70′, era normale produrre storyboard del genere”, opinione a mio aviso poco credibile alla luce di opere come Gamba no Boken o Rupan Sansei. Ha portato sicuramente rielaborato molte tematiche classiche all’interno dell’animazione giapponese e la sua eredità è senza dubbio così profonda e fugace che ha finito ben presto col disperdersi senza essere recuperata da nessuno in particolare, almeno rispetto a quella Mobile Suit Gundam. In particolar modo ho apprezzato come lo staff è riuscito a fare un bel passo avanti sull’idea del “quali sono le motivazioni che rendono invitabili i conflitti” che aveva lanciato con forza Yamato all’interno dell’animation discourse. Tomonori Kogawa poi, sia come character designer che come illustratore, è decisamente sottovalutato: riesce ad evocare dei volti estremamente espressivi, in grado di veicolare in maniera forse un po’ esagerata ma molto diretta e perfino completa i sentimenti dei personaggi. Questo ha dato tanto alle più iconiche scene di Ideon, che se fossero state supervisionate da Yas come per Gundam e Zambot sarebbero state sicuramente meno “pure” e più attente a portare sullo schermo dei personaggi fisicamente attraenti prima di tutto.

Anon 9 Mar

Menomale che non sei comunista come Italo, perché stavo per unfollowarti su tutti i social
Anche io ti voglio bene Melo.

Anon 9 Mar

Ho visto il video di VVVViD, sei proprio carino!
Grazie mille! Forse potevo mettermi un po’ a posto i capelli prima di girare ma anche io sono molto soddisfatto del personaggio che è, in qualche maniera, trapelato in quel video e del suo aspetto fisico. Facendo una vita molto solitaria normalmente non mi curo molto di questi aspetti ma avevo compreso fin da subito che cambiando il medium di riferimento (almeno temporaneamente) era necessario dare importanza anche a come presentarsi di fronte al pubblico di VVVViD sia a livello caratteriale che a livello di design (ride).

Anon 9 Mar

Ma FAR sei comunista?
No, questo fraintendimento nasce probabilmente dalle aspre critiche che varie volte ho formulato nei confronti di alcune pratiche e di alcuni aspetti della “Anime Machine”. Essenzialmente ritengo che gli animatori dovrebbero venir pagati meglio, bisognerebbe fornire agli studi d’animazione schedule più ampie e maggiore forza contrattuale nel dialogo con i comitati di produzione. La situazione attuale, davvero paragonabile allo schiavismo legalizzato, danneggia un po’ tutte le parti coinvolte (spettatori, professionisti del settore e comitati nel lungo termine). Credo che questi punti critici, che oggi non sono risolti quasi da nessuna realtà produttiva, possano davvero fare la differenza nel produrre anime migliori di quelli che siamo costretti a vedere oggi. Non sono dell’idea che fare il gengaman (key animator), posizione che comunque richiede anni di allenamento e specializzazione per essere raggiunta dai più, debba essere una professione così mal pagata e poco tutelata.
Da questo versante forse la mia posizione può assomigliare, a livello pratico, a quelle di un socialista o di un comunista ma ideologicamente parlando le motivazioni su cui queste opinioni poggiano le loro fondamenta sono molto pratiche: 1) Vorrei vedere dei cartoni animati di livello alto. Quando vedo duecentomila persone nei crediti di Hakumei to Mikochi, anime formato essenzialmente da backgrounds e sitllframes, il mio animo sensibile prova dolore. 2) Ho degli amici animatori e non vorrei che “morissero in servizio”. 3) Credo ci siano dei limiti oltre i quali gli esseri umani vivono vite che chiunque stenterebbe a definire dignitose, e il settore dell’animazione in Giappone talvolta (per usare un eufemismo) viaggia ben oltre questi limiti.
Però non condivido minimamente l’idea che per risolvere problemi di questo tipo bisognerebbe andare verso la direzione di un sistema comunista o socialista.

Anon 6 Mar

Che ne pensi delle informazioni non 100% fact-based che trapelano su sakugabooru? I fan internazionali dell’animazione nipponica non meriterebbero una fonte più affidabile di informazioni senza doversi per forza ad andare imparare il giapponese? Prendo di riferimento sakugabooru perché è il principale esponente di questo tipo d’informazione.
È importante dire subito che sakugabooru è un contenitore, non un’enciclopedia. Non è un sito che va usato per ricercare le informazioni in senso stretto e solo uno dei tag è dedicato al key animator o all’animation director che ha realizzato quella clip. Anche solo per inserire il tag “presumed” c’è bisogno che quell’animatore sia stato creditato nell’episodio indicato nella sezione “Source”. Dopodiché starà al mod decidere se quel presumed è credibile oppure no. Rispetto alla Sakugawiki, che pretende di essere un’enciclopedia vera, il margine di errore è ben più limitato poiché nella prima si può creditare con l’equivalente giapponese di presumed (ovvero憶測) sempre e comunque, inoltre i moderatori sono poco attivi e non c’è modo di verificare le fonti (che comunque non sono sempre presenti). Se la si paragona ad ANN poi, dove si può modificare facilmente ogni voce senza particolari requisiti e non è possibile sapere chi ha lavorato alla singola scena, sicuramente Booru ne esce vincente. Onestamente non credo sia tanto facile creare qualcosa di migliore e più grande di quanto esiste già, i limiti di sakugabooru come booru delle animazioni non sono poi tanti ed importanti e se uno vuole una “filmografia” completa può sempre usare Google per leggersi le voci di Sakugawiki. Per quanto quindi i fan possano meritarsi o non meritarsi uno strumento più affidabile, non credo sia possibile crearne uno se non a discapito della quantità di informazioni presenti o di un certo livello di usabilità. Non credo che ci siano tante risorse simili alla booru nemmeno nell’internet giapponese e quelle poche che si potrebbero tradurre non richiedono certo l’N1 per essere consultate, comunque (ride).

Anon 2 Mar

Riguardo Emiya-san, c’è stata qualche causa particolare che ha permesso ad ufotable di creare un anime con cadenza mensile?
Emiya san non è un anime televisivo, è un ONA (original net animation) che va in onda su Abema TV, una web tv, alle 9:00 p.m. JST il primo di ogni mese. Non essendo Abema strutturata totalmente sulla base di slot settimanali come le televisioni classiche c’è anche la possibilità di mandare in onda anime mensilmente o bisettimanalmente o addirittura giornalmente quando ci sono dei re-air.

Anon 2 Mar

Se ne avessi l’opportunità ed evitando acquisti impossibili, di quale anime compreresti il materiale relativo esempio cels/sketches?
Penso a qualche cartone a cui sono particolarmente legato come Hidamari Sketch, Gamba no Boken, Gundam Thunderbolt, Otaku no Video, Gunbuster, Yama no Susume, Yamamoto Yohko, Birth, Pom Poko, Lucky Star, Ace wo Nerae, Texhnolyze o Aria, insomma avete capito che tipo di anime boring taste. Il punto è che io sono più uno che comprerebbe materials per “autori” che per “soggetto”. Di base acquisto quasi solo da Melonbooks e da Amazon perché mi interessa finanziare gli autori, non tanto avere l’oggetto in sé. Collezionare è gran poco per il sottoscritto.

Anon 1 Mar

Che scuola/università fai?
Scienze Umane- opzione economico sociale, quinto anno.

Anon 27 Feb

Che tipo di monumento ti piacerebbe ricevere in onore dell’eredità farica?
Tante fan art del sottoscritto e di Gengako-chan in primo luogo! Inoltre sarebbe bello poter dare un bel posto “definitivo” a tutta la mole di articoli dopo la mia morte.

Anon 27 Feb

Hai giocato a Persona 5? Best girl?
Non gioco a quei videogame che non sono eroge o più in generale VN. Le poche volte che ci ho provato in questi ultimi anni ho finito con l’ossessionarmi anche a dettagli scemi in maniera davvero poco sana. Come design direi Futaba, ad ogni modo.

Anon 26 Feb

far ma c’è il tasto di ricerca nel tuo sito o sono cieco io?
Non c’è più! Nell’ultima riedizione ho preferito toglierlo perché non lo usava quasi nessuno se non scrivere scemate.

Anon 25 Feb

Farai mai un articolo dedicato a Hokuto Sakiyama?
Vorrei tanto scrivere un pezzo su di lui ma ci sono due problemini che mi infastidiscono un pochino nel caso di SakiHokuto:
1) Ha prodotto moltissimo materiale, similmente all’articolo su Yoshinari è necessario pensare ad una schedule a lungo termine.
2) I suoi migliori cut sono un po’ datati, a causa della sua mancanza di connessioni nell’ambiente ahimè nell’ultimo periodo si trova spesso a realizzare animazioni di ottimo livello ma non così ricche stilisticamente come quelle di Ef, di Shion no Ou ed altri progetti piuttosto vecchiotti ormai.Sakiyama è uno dei miei animatori preferiti di sempre ma, come nel caso di Arasan, i discorsi su di lui potrebbero diventare con facilità parecchio nostalgici e poco obiettivi per via di questa forte dissonanza col presente. Non ho ancora idea della scelta che farò, vorrei poterti dare un sì ma mentirei in quel caso.

Anon 25 Feb

Dedicherai mai un episodio della serie “uno sguardo alla carriera” a bitmap?
Ma bitmap non è un animatore prima di tutto!
Un articolo sull’età d’oro dell’aniblogging di cui bitmap è sicuramente uno dei tanti protagonisti potrebbe essere interessante però, perché no?
In caso un articolo sull’aniblogging in generale è già in schedule e avrà un ospite speciale!
Spoiler: Non è Kevin.

Anon 25 Feb

Si può attribuire l’ “invenzione” del genere Iyashikei a Junichi Sato?
Junichi Sato ha decisamente stabilizzato i canoni del genere in animazione, soprattutto da un punto di vista registico e organizzativo, ma il genere Iyashikei nasce quasi indiscutibilmente a detta della critica con il fumetto Yokohama Kaidashi Kikou di Hitoshi Ashinano. Lì sono presenti e sviluppati tutti gli elementi caratteristici del genere: il focus sulla vita di tutti i giorni, le atmosfere calme e rilassanti, ritmi narrativi lenti, una macrotrama quasi assente che viene sostituita dalla narrazione episodica, una protagonista femminile che rientra nei trope della cultura otaku, la cura particolare per il paesaggio circostante. La trasposizione animata diretta da Takashi Anno presenta tutte queste caratteristiche ma alcune scelte registiche, una fra tutte la costante background animation, sono ben lontane dalla sensibilità di SatoJun, che preferisce sfondi ben più statici.

Anon 25 Feb

Ayumu Watanabe è un uomo o una donna?
È un uomo!

Anon 25 Feb

Quali sono stati gli articoli più lunghi e difficili da scrivere?
I tre più difficili fino ad ora (in ordine decrescente) sono stati:
-L’articolo sulla Storia dell’animazione digitale 2D in giappone aka sulla webgen che ha richiesto 2 mesi di lavoro soprattutto nell’accumulare le informazioni necessarie a tracciare una cronostoria degna di essere definita completa.
-Kou Yoshinari: uno sguardo alla carriera è nato con l’intenzione di vedere ogni singolo episodio a cui l’animatore ha lavorato e ha richiesto grossomodo una schedule simile a quella dell’articolo citato sopra ma il lavoro di studio e traduzione è stato decisamente più contenuto.
-Yuuya Geshi: uno sguardo alla carriera (che ancora non è uscito) si sta rivelando parecchio complicato a causa della quasi totale assenza di informazioni riguardanti l’animatore. I problemi di connessione poi stanno facendo procedere il lavoro parecchio a rilento.

Anon 22 Feb

Hai mai chattato con animatori/registi giapponesi?
Sì, mi capita spesso.

Anon 22 Feb

Personaggio preferito di Patlabor?
Sicuramente Goto, un ottimo mix di calma e sottile ironia che riesce ad apparire genuino, leggero e intelligente senza sembrare uno stratega sovrumano impossibile da incontrare nel mondo reale.

22 Feb

Spesso si sente dire che, per via della cultura ((fortemente tradizionalista)) del giappone, i messaggi che passano negli anime e manga siano pressappoco gli stessi. (Esempio banale: il mai arrendersi) Ok, magari vengono inseriti e trattati in modi differenti e variano un po’ a seconda del target di riferimento, però la sostanza non cambia più di tanto. A seguito di ciò si arriva a concludere che, MOLTO in generale, i giapponesi non siano effettivamente in grado di scrivere una bella storia. Tuttavia, alcune delle modalità con cui vengono posti certi concetti, riescono a rendere interessante persino l’incipit più banale.
In poche parole, ciò che ha reso unica nel mondo l’animazione giapponese (in questo senso) è anche un qualcosa che ne costituisce tutt’ora un limite.
Qual è la tua posizione? Pensi che la questione “i giapponesi non sanno scrivere” sia un mito da sfatare?
In quali altri ambiti secondo te l’animazione si trova di fronte ad un limite?
(Ammetto sia un topic che impiegherebbe ore e pagine di trattazione, per cui chiedo venia per la premessa piuttosto casual&generic :v ma confido nella tua pazienza e chiarezza in merito)
Credo che per quanto un Paese possa essere tradizionalista questo non intacchi la “strutturazione” di una storia. Una sceneggiatura è ben scritta non perché tratta tematiche “progressiste” o originali ma perché è strutturata con cura grazie a meccanismi e stratagemmi che la fanno funzionare al meglio. Al massimo potremmo trovarci di fronte ad una situazione in cui queste tematiche “progressiste” sono assenti ma mi pare il proprio un contesto simile a quello degli anime attuali. Abbiamo un genere yuri sempre più in crescita, un gran numero di prodotti “moe” di successo (con i bishonen ovviamente) destinati ad un pubblico di ragazze, cartoni per bambini che presentano una varietà sempre più ampia di tematiche (Pokemon Sun & Moon, Precure, Classicaloid, HeyBot!) e sono sicuro che pochissimi anime late night finiscano con portare avanti messaggi stereotipati da shonen manga. Credo che il limite non sia tanto “culturale” quando “strutturale”. Le innumerevoli cattive sceneggiature di oggi sono frutto di tempi di produzione davvero folli, non crediate che questo influenza soltanto lo stile di vita degli animatori, perché prima dello storyboarding all’enshutsu di turno deve arrivare lo script del proprio episodio e questi script vengono realizzati spesso in pochissimo tempo e da un largo numero di sceneggiatori non sempre supervisionati da colui che viene creditato con Series Composition. Quando i tempi sono stretti e si lavora ad un solo episodio dalla trama generale magari nemmeno così definita senza avere la possibilità di collaborare attivamente con il resto dello staff è facile tirare fuori script bucati e basati su cliché già affermati semplicemente per “consegnare il lavoro in tempo”. Quel “Tuttavia, alcune delle modalità con cui vengono posti certi concetti, riescono a rendere interessante persino l’incipit più banale.
In poche parole, ciò che ha reso unica nel mondo l’animazione giapponese (in questo senso) è anche un qualcosa che ne costituisce tutt’ora un limite.” Ha le sue basi, a mio avviso, sullo shock culturale che ci fa sembrare più interessanti quei modi di raccontare che magari nei nostri media sono meno presenti. Anche perché queste modalità dovrebbero essere facilmente elencabili, l’autore dell’affermazione citata avrebbe dovuto poter “smascherare” senza problemi il loro funzionamento in tal caso, per poter constatare che le sceneggiature degli anime presentano questa o quella caratteristica che forniscono limiti o ulteriori valori e invece si limita ad essere davvero davvero poco specifico. Mi sembra solo una vaga dichiarazione di gusto, un discorso legato al proprio modo di vedere l’animazione giapponese.

Anon 22 Feb

Qual’è il tuo anime hentai preferito?
E il manga? (valgono anche i doujin)
Qualche persona particolare da seguire dell’ambiente?
Il miei eroanime preferiti sono Mezzo Forte, Cream Lemon e PeroPero Teacher. I primi due presentano ottimi design, una scrittura d’ampio respiro e animazioni talvolta di prim’ordine. PPT invece è un progetto di passione diretto da Akio Watanabe che ha realizzato con uno staff davvero ristretto ed ha la mia stima e profondo rispetto per aver dovuto fare lo “one man episode” dall’inizio alla fine della serie. Il mio eromanga preferito? Mh, è difficile rispondere a questa domanda. Ho fatto un uso ripetuto di molti tankobon e doujinshi ma i primi che mi vengono in mente sono Zutto Tomodachi di Pija, Secret Journey di Po-ju, e Honeymoon with little wives di Oyari Ashito che ho persino comprato.
Per rispondere all’ultima domanda sarebbe bene conoscere prima i tuoi gusti, per evitare di consigliarti artisti che lavorano a generi che hai tutte le ragioni di non apprezzare.

Anon 22 Feb

C’è un modo per riconoscere un manga disegnato in digitale?
Non credo esista un “campanello d’allarme” davvero universale in questo campo ma i fumettisti spesso parlano dei loro strumenti nelle prefazioni, postfazioni e sui social network.

Anon 22 Feb

Secondo te la “japanesità” dell’animazione che tanto amiamo andrà scemando col passare degli anni?
Partiamo dal presupposto che se un cartone animato è realizzato da persone di una certa nazionalità questo in qualche maniera è visibile, quindi anche lavori come Children of Ether o Cannon Busters hanno il loro livello di “japanesità”. La si può notare in primis dai processi di produzione e dagli specifici ruoli che vengono assegnati ai vari membri dello staff e questo anche in un ipotetico prodotto pensato solo per il pubblico estero risulterebbe parecchio evidente agli occhi di molti. Ma se per “japanesità” intendi lo spirito, che fondamentalmente è dato dal target di riferimento, occorre catturare allora la questione diventa differente: è possibile quindi che il settore dell’animazione in Giappone si sposti definitivamente verso produzioni pensate per il pubblico estero?
Indubbiamente col passare degli anni sempre di più sono i prodotti pensati per un target internazionale, soprattutto con l’arrivo di Netflix e CR nei comitati di produzione, ma si tratta pur sempre di una infima minoranza. Ci sarebbe da domandarsi se questi cartoni dal target così ampio saranno in grado di imporsi e dominare le future stagioni anime e come l’invecchiamento generale della popolazione giapponese influenzerà il mercato interno. A detta di alcuni critici l’aumento della popolazione anziana porterà ad una netta diminuzione della richiesta interna ma dal momento che il settore dell’animazione di nessun paese fino ad oggi ha dovuto affrontare ed adattarsi ad una situazione del genere mi pare estremamente complicato fare delle previsioni. È possibile produrre anime destinati ad un pubblico di anziani, che al momento sono decisamente la fascia demografica più inascoltata? Per me sì ma si tratta davvero di un sentiero inesplorato, che in caso venisse battuto potrebbe potare a grandi successi finanziari o riscuotere un successo quasi nullo. Esistono già i cosiddetti “Silver Manga” che sono indirizzati alla terza età ma fino ad oggi non hanno ancora riscosso un buon livello di popolarità. Forse sulla scia di questa tipologia di fumetti anche il settore dell’animazione potrà attrezzarsi per beneficiare della nuova struttura demografica del paese. Onestamente non ho una risposta a questa domanda ma sono certo di come anziani e collaborazioni con aziende che puntano a vendere i loro prodotti nel mercato nipponico saranno fattori determinanti per le scelte di “target” dei comitati di produzione di domani. È scontato pensare che la vendita di prodotti e servizi nel mercato giapponese attraverso la “pubblicità”/anime porterà alla realizzazione di cartoni con una certa “japanesità” come dici tu, così come la possederanno quelli per un target di anziani.

Anon 22 Feb

Vorrei assistere, un giorno, a una live con te e yoel
Per me va benissimo, bisognerebbe però chiedere anche a Yoel prima di organizzare qualcosa insieme.
Lo puoi fare qui se vuoi.

Anon 21 Feb

Chi è il personaggio di Ojamajo Doremi che ti assomiglia di più?
Sono indeciso tra Majo Rika e Rinno, sicuramente uno dei due.

Anon 12 Feb

Sposiamoci signor FAR, ti prometto felicità eterna ❤
Prima dobbiamo quantomeno vedere Tamako Love Story insieme!

Anon 12 Feb

Mi aspettavo una recensione molto negativa di Heaven’s Feel e invece sono rimasto piacevolmente sorpreso. Complimenti!
Beh, non avendolo visto il film non potevo proprio recensirlo io, indipendentemente dall’opinione finale espressa.

Anon 11 Feb

Hai altri hobby oltre l’animazione giapponese?
Mi pare di averne già parlato in uno dei bloglog: leggo libri di quasi ogni sorta, VN e fumetti. Sono abbastanza onnivoro in questo senso, nello zaino tengo quasi sempre un romanzo SF, un saggio di filosofia, un romanzo storico e un libro di animazione (almeno 2 di queste quattro categorie diventano indispensabili insieme) poiché amo passare da un genere all’altro a seconda del momento della giornata in cui mi trovo. Apprezzo la Storia dell’arte, la Storia internazionale, la geopolitica, la musica denpa e l’architettura delle zone industriali e delle stazioni ferroviarie. Mi interessano parecchio anche l’illustrazione e la musica doujin in generale.

Anon 9 Feb

Voglio esserci quando arriverà il momento in cui ucciderai Kvin e prenderei il suo posto! CE LA FARAI!
M-ma io e Kevin ci vogliamo tanto bene >/////<

Anon 7 Feb

Artisti/animatori di particolare rilievo da seguire su pixiv?
Facciamo animatori altrimenti la lista diviene infinita (e pure qui ho dovuto selezionare solo alcune persone ovviamente)
https://www.pixiv.net/member.php?id=4453764 Nonobuki
https://www.pixiv.net/member.php?id=8246895 Quello del corto di Kemono Friends X Eva
https://www.pixiv.net/member.php?id=17089321
Manabu Nii
https://www.pixiv.net/member.php?id=367433
Shuhei Handa
https://www.pixiv.net/member.php?id=2805291
soty(di cui prima o poi parlerò sul sito)
https://www.pixiv.net/member.php?id=666842
Koudai Watanabe
https://www.pixiv.net/member.php?id=99951
Nakayama Ryu
https://www.pixiv.net/member.php?id=1554775
Mai Yoneyama
https://www.pixiv.net/member.php?id=29866
Naoki Yoshibe
https://www.pixiv.net/member.php?id=56487
Yojiro Arai
https://www.pixiv.net/member.php?id=17680136
Terumi Nishii

Anon 7 Feb

Italo caga curious caaat!
This is my own invention. Se volete attirare la sua attenzione scrivetegli in privato, non sono il suo portavoce.

Anon 5 Feb

Un ero-guro che consigli?
Il bruco di Ranpo Edogawa e Suehiro Maruo
Breve ma ricco di interrogativi seri e ben posti che vengono però assaltati con la forza di una feroce belva da un’estetica che sembra farsi gioco della disabilità del protagonista mettendola su un troppo luminoso piedistallo. Un titolo che mi lacera sempre tra due opinioni contrastanti, in perfetto stile ero-guro. In Italia è edito da Coconino Press https://www.ibs.it/bruco-libro-generic-contributors/e/9788876182242

Anon 5 Feb

La sera, prima di andare a letto, riascolto il tuo audio di capodanno.
Moe! (ride)
Sono contento che a qualcuno abbia fatto sorridere, dopo averlo registrato mi sono pentito molto della mia voce alticcia e del fatto che per via dell’emozione e dell’alcol non riuscivo ad articolare in maniera decente un discorso.

Anon 5 Feb

Seguo da poco, quindi no so se ne hai già parlato e/o ti è già stata fatta questa domanda. Chiedo essendo ignorante, Naruto vs Pain è fatto bene o no? Per me sì, ma vorrei un parere professionale.
Partiamo dal presupposto che una, seppur minima, componente di gusto personale influisce sempre su un giudizio per quanto esso possa essere considerato “professionale”. Il mio punto di vista è che si è trattato di uno scontro piuttosto lungo, per questo degno di un variegato numero di azioni differenti tra di loro nelle modalità espressive, e con molti picchi degni del nome di Shingo Yamashita, famoso per avere uno stile che nei combattimenti “fantasy” finisce anche col divenire molto sporco, minimale ed esagerato nella rappresentazione del peso, dell’energia e della velocità. Il contesto certamente giustifica molti di quei movimenti esagerati ma forse la deformazione del viso di Pain poteva durare qualche frame in meno a mio modesto avviso, sarebbe stata più efficace in quel modo e avrebbe contribuito meglio a creare un’atmosfera concitata. Se andiamo a considerare il numero di disegni utilizzati però, non si può negare che si tratti di uno dei picchi qualitativi del cartone, in termini di risorse investite, che lo stile piaccia o meno.

Anon 3 Feb

Perché non hai aperto un canale YT anziché un blog?
Perché io voglio far parte della Storia della critica, non del mercato della critica.

Anon 2 Feb

Ma nel canale yt di SBlog caricheranno altri video o sono solo per i patreon?
Se raggiungono la cifra di 1400 dollari al mese Sakuga Video diventerà una realtà stabile.

Anon 2 Feb

Quali libri di saggistica (sia in inglese che in italiano) consiglieresti ai tuoi lettori?
-Il drago e la Saetta di M. Pellitteri
-Beautiful Fighting Girl di Saito Tamaki
-Generazione Otaku/Otaku: japanese’s database animals di Hiroki Azuma
-The Anime Machine di Tomas Lamarre
-Robot Ghosts and Wired Dreams di Autori vari
-The Moe Manifesto di Patrick W. Galbraith
-IL MANGA di J.M Bouissou
-Cinema Anime di Steven Brown
-Frames of Anime di Tze-Yue Hu
-Precarious Japan di Anne Allison
-Anime: a critical introduction di Rayna Denison
-Notenki Memoris di Yasuhiro Takeda
-Mechademia di autori vari(multipli volumi)
-Manga Academica. Rivista di studi sul fumetto e sul cinema di animazione giapponese di Autori vari(multipli volumi).
questi sono i primi che mi vengono in mente ma ovviamente tanto dipende anche dall’interesse specifico del lettore.

Anon 1 Feb

Si parla spesso di come i comitati di produzione intralcino il lavoro degli studi o siano la causa di determinati problemi dell’indutria – ma questo significa anche che un qualcuno di interno ad un piccolo studio non può avanzare la proposta di creazione di un anime originale/adattamento di qualche altra opera? (ovvero: Non ha abbastanza potere contrattuale su eventuali aziende del comitato per farlo?)
Registi, sceneggiatori e piccoli gruppi provenienti da singoli studi spesso creano un documento chiamato proposal con tutte le informazioni di carattere narrativo e tecnico necessarie per convincere gli ipotetici membri del comitato, quindi sì essi hanno abbastanza potere contrattuale da discutere con chi metterà i soldi sulla propria opera. Non tutti gli anime nascono perché vi è un producer che vuole formare un comitato di produzione e che successivamente si affida ad un un regista e ad uno studio. E nemmeno tutti i registi fanno la fine di Tatsuki se hanno idee diverse dai membri del comitato. DARLING in the FRANXX di questa stagione per esempio è nato da un proposal di Nishigori che ha successivamente contattato dei producer per formare il comitato.

Anon 1 Feb

Nell’articolo su Takuji Miyamoto ci saranno dei velati riferimenti a Subahibi?
Ammetto che mentre lo scrivevo, soprattutto dopo aver visto il rakugaki che ho postato su Facebook me ne sono venuti in mente tantissimi da fare, però ho evitato di scriverli poiché si tratta pur sempre di un articolo serio come gli altri. Tuttavia se sei in grado di immaginarli tu stesso durante la lettura, puoi effettivamente leggerli!

Anon 1 Feb

Seondaries: Quelli che sbagliano l’ordine di fate
Non mi sono mai posto il problema, soprattutto perché Fate interessa relativamente poco. In generale non ci vedo nulla di male a sbagliare gli ordini di visione o di lettura, il mio consiglio è sempre “Go with the Flow”.

Anon 1 Feb

Inoue su twitter aaaaaaa
Non sai quanto mi ha fatto felice questo avvenimento grandioso! Ora potrò coronare il suo sogno di intervistarlo. Il profilo è questo per chi lo volesse seguire https://twitter.com/181ino

Anon 1 Feb

Un anime trasmesso in tv, ma nel quale comitato di produzione figura netflix, è considerabile un Originale Netflix?
Secondo Netflix anche gli anime televisivi i cui diritti internazionali finiscono con l’essere comprati dall’azienda vengono considerati “Originali Netflix” quindi dal loro punto di vista sì, un anime che ha NX nel proprio comitato ha questa dicitura. Ma questa loro prospettiva sul prodotto finisce col far perdere valore a questa categoria a mio avviso. Ora come ora un anime “a Netflix original series” non è differente da qualsiasi altro da un punto di vista produttivo.

Anon 30 Jan

FarXMegax è una ship che non mi aspettavo.
Infatti non dovrebbe nemmeno esistere quel che hai scritto!

Anon 30 Jan

Un making of che consigli in particolare oltre a quello di Kill la Kill e LWA?
Quello di “Momo e no tegami”, che presenta tra l’altro commenti molto puntuali di Hiroyuki Okiura su animatori come Toshiyuki Inoue e Shinya Ohira. Sennò quello di Angel Beats che è molto completo.

Anon 30 Jan

Che ne pensi dei Secondaries?
Di cosa parli?

Anon 29 Jan

Ci sono troppe poche foto di Kou >_>
Assolutamente vero, dateci altre foto del best Yoshinari!

Anon 29 Jan

Quali sono gli shop più affidabili (oltre amazon.jp) per l’acquisto di gengashuu/art-book/doujin/rakugaki bon vari?

Anon 28 Jan

Una serie tv occidentale che ti ha colpito particolarmente? (Se c’è)
The Twilight Zone(1959) soprattutto perché mi ha permesso di notare come certi “trope” che credevo piuttosto recenti all’infuori della letteratura in realtà già venivano rielaborati e sfruttati al meglio in altri medium anche solo dopo pochi anni dalla loro diffusione e accettazione nel mondo della carta. In generale apprezzo molto la fantascienza vecchio stile per molteplici ragioni che sono ben lontane da quanto detto sopra ma devo ammettere che io di serie televisive e di film live action ne vedo pochi pochi rispetto a quelli animati, ergo la mia opinione vale molto poco, perdonatemi . Sono più il tipo da Cartoni/libri/fumetti(in questo ordine forse???) che da film/serie televisive alla “Netflix” perché come forse sapete (https://curiouscat.me/FAR_from_Animation/post/220401151) il rapporto che c’è tra me e gli attori è abbastanza problematico. Ho quasi una fobia per gli attori che fanno solo cinema, non riesco mai a soffermarmi sulle loro espressioni.

Anon 28 Jan

è possibile provare del moe per le ragazze disegnate in kanada style?

Sì non c’è nulla di strano in questo, è il motore principale del lavoro di Seiya Numata!

Anon 28 Jan

In che rapporti sei con Paolo Solazzo?
Sono in buoni rapporti con Paolo per quanto spesso e volentieri mi trovo a non condividere le sue opinioni o le sue scelte. Facendomi un breve ma attento esame di coscienza, è impossibile non citarlo tra le mie primissime influenze poiché se non fossi entrato nel suo circolo probabilmente oggi sarei una persona piuttosto differente e quasi sicuramente mi dedicherei ad altro nella vita. La mia passione per i cartoni animati si sarebbe affievolita dopo poco e avrei approfondito maggiormente altri dei miei tantissimi interessi, ne sono quasi certo. Per quanto si possano creare dissonanze tra me e lui o per quanto possa discordare con ciò che dice è comunque l’innegabile punto di partenza di FFA, insieme in parte anche ad Italo, e in questo senso provo un profondo rispetto nei suoi confronti.

28 Jan

Quali sono stati secondo te i karisuma animators (tutt’ora in attività) di quest’ultima decade?
-Hironori Tanaka per i motivi elencati nella domanda su Kanada(https://curiouscat.me/FAR_from_Animation/post/244959572).
-Yutaka Nakamura per l’influenza enorme che ha avuto sulla seconda ondata di animatori Web Gen. (Dove la prima ondata sono animatori come Chimo e Yamashita, la seconda Sakazume e Shun Enokido mentre della terza fanno parte China, Onsen e soty per intenderci meglio)
– Masayoshi Tanaka poiché i suoi design sono estremamente versatili e dannatamente popolari sia tra il pubblico che tra gli addetti ai lavori.
– Yoshimichi Kameda, uno dei pochi fortunati character designer a riuscire ad ottenere uno show, Mob PSycho 100, interamente realizzato visivamente sulla base della sua sensibilità estetica.
-Nobuyuki Mitani, Tetsuya Takeuchi, Masayuki Nonaka, Yuusuke Matsuo e Atsushi Nishigori poiché quasi tutto l’acting contemporaneo negli anime pieni di KAWAII ONNANOKO sono modellati sul loro stile.
-Yukiko Horiguchi è un’altra character designer stimata ed amata dall’intero settore che ha influenzato persino artisti suoi coetanei come Toshifumi Akai.
Sicuramente l’animazione giapponese attuale avrebbe un volto diverso senza i nomi qui citati, ad eccezione di Kameda che pare essere influente più che altro in cerchie ristrette.

Anon 26 Jan

Il capitale sociale dei vari studi dove si può vedere?(ho visto sotto che hai citato quello dello Studio Deen ad esempio)
Sul sito degli studi e nei report ufficiali.

Anon 25 Jan

Non è proprio una domanda ma un giorno spero di diventare esperto di animazione come te. 🙂
Buona fortuna allora! Spero proprio che tu possa realizzare questo sogno, che come tutti i sogni appare meraviglioso nella mente di chi lo ha prodotto. Per diventare “come me” ci vuole davvero poco, non è qualcosa di così speciale, per cui vedrai che ci riuscirai presto.

Anon 24 Jan

200 anime visti sono tanti?
Tanti, pochi, un buon numero, un numero cattivo. Sono tutte cose che dipendono dal contesto, dalle circostanze in cui ti trovi. Dopo aver visto 200 anime sicuramente si è in grado di comprendere il funzionamento di alcuni meccanismi narrativi e si scorgono molti elementi ricorrenti ma non si può certo dire che si abbia esplorato il medium in lungo e in largo con quella cifra. Si possono racchiudere in soli 200 titoli tutti gli anime che meritano assolutamente di essere visti? Non lo so ma di certo non apprezzo molto questa cultura del numero che smette di essere un dato contestuale e diviene la misura del valore di uno spettatore. 1 non vale sempre 1 e la somma di quegli 1 non quantifica la qualità dei tuoi gusti o dei tuoi responsi.

21 Jan

https://twitter.com/iblessall/status/955115513201483777 Leggendo la sua risposta su CC mi son trovato molto d’accordo devo dire, in particolar modo con l’affermazione stessa del tweet: “Critics aren’t paid to have opinions, they’re paid to /articulate/ them!”
Al che mi son chiesto: certo, è bene chiarire questi concetti. Ma quante volte effettivamente li si applica?
Come la vedi tu a riguardo?
In tutta onestà, ritengo che riflessioni di questo tipo vengano fatte troppo poco spesso. E sono abbastanza convinto che alla maggior parte degli utenti nemmeno interessi leggere gli articoli di un critico che fa il possibile per farsi comprendere al meglio dai suoi lettori e che articola le proprie riflessioni in maniera ponderata. Credo che le masse preferiscano di gran lunga trovare qualcuno che valorizza la loro opinione o che con un certo carisma dice loro cosa pensare. Che essenzialmente è ciò che fanno i casualoni in ogni cosa, tenere in piedi certe “finte autorità” per via del loro disinteresse per la materia. Ovviamente questa riflessione potrebbe sembrare abbastanza fatalista ma il punto a cui vorrei arrivare è certamente un altro: quando ci si trova di fronte ad un “critico” che produce delle affermazioni che presentano dei problemi a livello argomentativo bisognerebbe far presente a lui quelle particolari fallacie e chiedergli di argomentare meglio o di fare luce su punti che ha trattato in maniera poco specifica. Questo tipo di intromissioni non solo permettono al critico di crescere ma possono diventare terreno per degli spunti di riflessione molto più propositivi di quelli che si potrebbero ottenere con un attacco all’opinione espressa. Una volta che si capisce come “funziona” il metro di giudizio di quel critico risulta già più semplice comprendere e ricollocare le riflessioni per dare loro maggiore utilità. Certamente non credo poi che esistano dei “gusti oggettivi” a cui ci si può avvicinare ma ritengo fermamente che tra le abilità più importanti di un critico ci sia soprattutto quella di riuscire ad analizzare le sue stesse opinioni per purificarle dai pregiudizi e dalle questioni puramente personali. E credo sia assolutamente possibile fare questo, si tratta di qualcosa che cerco sempre di considerare quando scrivo un articolo. Non credo però, come dice Bo, che questo sia legato solo ed esclusivamente alla conoscenza di un medium, sono convinto che abbia un certo collegamento con l’animo dell’individuo e con il suo modo di porsi al pubblico. Ci sono persone che amano parlare e produrre contenuti in velocità senza preoccuparsi troppo delle conseguenze e altri che preferiscono fare ricerche e analizzare molto prima di dire la loro e questo influisce certamente sicuramente sulle loro valutazioni.

Anon 19 Jan

Maaa per caso doveva uscire qualche articolo su Yuuya Geshi?
Uscirà presto, sarà uno dei prossimi, se non il prossimo addirittura!

Anon 17 Jan

Ciao far, ero interessato agli animation works di Iso (il primo volume, poi il secondo quando uscirà) e volevo sapere se è “godibile” anche per uno che non sa il giapponese oppure se al suo interno vi sono descrizioni importanti più o meno lunghe.
Grazie in anticipo.
Sì, ovviamente vi sono diverse scritte in giapponese e indicazioni presenti sui keyframes e sui layout stessi ma non sono necessarie per godersi il volume.

Anon 16 Jan

Sarà una domanda scema, ma quali furono le circostanze che portarono gainax allo stato attuale, a decadere, insomma.
1) Costi troppo elevati degli episodi dovuti ad un eccessivo uso di freelancer.
2)Capitale investito nei comitati di produzione che non rientrava.
3)Investimenti di varia natura che si sono rivelati fallimentari.
3)Staff talentuoso che è passato alla Khara nel 2005 e alla Trigger nel 2010-11. Si parla di grandi registi e animatori ma anche di production assistant e production desk particolarmente resistenti e lungimiranti.

Anon 14 Jan

Ciao far, volevo chiederti un po’ come funziona il processo di fansubbing di Gamba no Boken
Per prima cosa facciamo la trascrizione della raw in giapponese che viene successivamente checkata. Si passa poi alla traduzione vera e propria e una volta completa la sia adatta in un inglese degno di questo nome. Il typesetting viene fatto manualmente e poi i sottotitoli vengono muxati sulla raw dei Moozzi2.

Anon 13 Jan

Cos’è la color key?
Ehm, dipende dal traduttore! Mediamente può essere accostato ai crediti di 仕上げ(Shiage) o 仕上(Shiaga) o ペイント(Peinto) o デジタルペイント(Dejitarupeinto) o デジタル彩色(Dejitaru saishiki) ovvero coloro che colorano materialmente ogni singolo frame dell’episodio. Non hanno libertà artistica. Quando ancora la colorazione digitale e quella in cel coesistevano spesso erano creditati con デジタル彩色(Dejitaru saishiki). Oppure può essere la traduzione di 仕上げ検査(Shiage kensa) ovvero colui che supervisiona il digital coloring. Solitamente il suo compito si limita nel correggere gli errori. Edit: mediamente è la prima risposta che ho dato, comunque.

Anon 12 Jan

Cosa ne pensi del coinvolgimento della Okada nel nuovo film della P.A.Works (nei ruoli di regia e sceneggiatura)?
Personalmente sono curioso, specie se sarà effettivamente “100% okada”.

Si tratterà sicuramente di un film in puro stile Mari Okada in termini di scrittura e di sensibilità nella supervisione dei vari aspetti tecnici ma credo che gli storyboard verranno prodotti prevalentemente da altri artisti, dal momento che non ha mai curato la direzione generale di nemmeno un singolo episodio anime. Quel poco dello staff di regia che è stato rivelato è davvero espertissimo per cui almeno dal punto di vista della presentazione visuale lo ritengo in buone mani. Tuttavia il motivo per cui aspetto questo film impazientemente non è tanto la curiosità legata al vedere come si comporterà la Okada come regista ma la presenza di Toshiyuki Inoue, “l’animatore perfetto”, come presenza fissa nelle scene più importanti della pellicola. Egli non si faceva vedere alla key animation da oltre 3 anni e questa mancanza si faceva sentire abbastanza nel panorama della “sakuga” di questi ultimi tempi.

Anon 12 Jan

Le carote e la siringa di Komugi-chan a tuo avviso sono delle metafore del pene?
In tutta onestà, evitando discorsi ironici, credo possa essere un’interpretazione valida. Almeno nella prospettiva della “ragazza fallica” elaborata da Saito Tamaki. Sicuramente la siringa gigante secondo lo studioso fa ergere Komugi a “sento bishoujo” a livello visivo. Inoltre c’è da dire che Nurse Witch è un anime pienamente consapevole dei discorsi in merito alle mahou shoujo e agli otaku del periodo in cui è uscita, quindi non mi stupirebbe che qualche membro dello staff fosse stato a conoscenza delle teorie di Tamaki durante la produzione della serie, o di una qualche loro strumentalizzazione o interpretazione erronea.

Anon 12 Jan

Zakuro nella sua ending voleva diventare un____
Questa la so! Voleva diventare UN GATTO!

Anon 12 Jan

Kameda è coinvolto in qualche produzione del 2018? (Mi pareva fosse il film di Doraemon ma non sono sicuro)
Sì, fa il Character designer di Eiga Doraemon: Nobita no Takarajima. Per ora si sa solo quello.

Anon 11 Jan

Che tu sappia è mai esistito in italia un contesto accademico vero e proprio per lo studio su anime e manga? O in alternativa, è possibile che queste realtà si possano concretizzare in qualche modo?
In realtà esiste una bella pubblicazione annuale intitolata “Manga Academica. Rivista di studi sul fumetto e sul cinema di animazione giapponese” non molto diversa dalla ” Mechademia” americana. La trovate nella sezione Oriente della casa editrice “Società Editrice La Torre” https://www.editricelatorre.it/index.php?option=com_virtuemart&view=category&virtuemart_category_id=13
Ad ogni modo, negli ultimi anni figurano anche dei corsi universitari come questo http://www.unive.it/data/insegnamento/190002 Non ho però idea della qualità di questi corsi e non ne ho mai sentito parlare direttamente.

Anon 9 Jan

Ad un qualcuno che vorrebbe iniziare a “studiare” il mondo che sta dietro la produzione degli anime cosa consiglieresti di fare? (Premettendo che fino ad allora quel qualcuno abbia sempre e solo visto anime conoscendo al massimo il nome dello studio che ci ha lavorato)
1) Imparare a leggere quantomeno un pochino in giapponese. In questo modo quando qualcuno rivela qualcosa non sei obbligato ad utilizzare Google Traduttore che può causare molte incomprensioni.
2) Imparare a leggere i crediti di fine episodio. Essi forniscono un’idea generale su come sta andando la produzione molto ampia che uno due tweet ermetici (vero China?). Inoltre in questa maniera conoscerai quasi esattamente tutte le professioni coinvolte nella produzione di un episodio di un Anime.
3) Guardarsi tanti, tanti, tanti, tanti making-of. Quelli sono la base per concretizzare le conoscenze attraverso la visione di spazi, strumenti, tempistiche e processi, inoltre vederne un buon numero ti permette di capire cosa è normale e cosa non lo e. Nei canali dedicati (nyaa, bakabt e simili) ne trovate tanti.
4)Leggere tutti gli articoli fino ad ora usciti di FFA e di Sakugablog. Questa è la cosa più semplice che potete fare perché non dovete andare alla ricerca di contenuti particolari che possono risultare sia complicati da trovare che da decifrare. Ovviamente se avete domande di qualsiasi tipo io sono sempre qui pronto a rispondere. Pure Kevin e gli altri sono gentilissimi e disponibilissimi comunque.
5)Seguire tanti membri dello staff degli anime, non solo animatori, su twitter e seguire i vari retroscena che lì vengono svelati. Ci sono anche tanti gruppetti che discutono di queste cose, pure in inglese, ma sono quasi tutti estremamente esoterici e io stesso ho faticato ed entrarci. Se riuscite ad entrarci bene, se no amen. Ci sono tante persone che condividono informazioni sull’argomento senza fare parte di queste chat, tanto per dire.

kitayama_naoki 7 Jan

Cosa ne pensi della trilogia cinematografica di Mardock Scramble? Io personalmente ho sentimenti molto contrastanti, specialmente riguardo The Third Exhaust. Il mio debole per Tow Ubukata però tiene tutto assieme.
Non ho mai visto quei film putroppo. Magari li recupererò in futuro e ti farò sapere.

Anon 7 Jan

Ok /far/, pareri su devilman crybaby?
È stato sicuramente un anime di mio gradimento. Dal punto di vista della scrittura sono stato molto felice di notare come Okochi abbia deciso di andare a sviscerare alcuni aspetti legati all’interiorità dei personaggi che nel fumetto originale mi sono parsi molto meccanicistici e in questo senso ha raccontato più la sua storia di Akira泣き虫 (nakimushi), di Akira “crybaby” appunto, piuttosto che il racconto “universale” del fumetto che però almeno a livello formale condivide molti eventi importanti in comune. Non ho apprezzato moltissimo la maniera in cui Yuasa ha gestito molte tempistiche e come certi elementi secondari (rap, religione cristiana, il mondo dello sport e delle gravure idol) non si sono poi amalgamati sempre così bene con le tematiche centrali e spesse volte sono stati inseriti per poi svanire completamente. Il messaggio finale, per quanto non così originale ed elaborato, è stato veicolato con chiarezza e anche sotto questo aspetto è riuscito a raggiungere un’identità propria allontanandosi dal nichilismo del fumetto di Nagai. Gli storyboard di alcune puntate (1-5-9-10) erano davvero fantastici, il nono episodio è stato davvero memorabile, e in generale hanno retto bene uno show da maratona televisiva grazie anche alla quasi totale assenza di cut “ambientali” e momenti morti. Per fortuna questa volta sono stati ingaggiati animatori che non sono soliti usare delle lineart o delle tecniche particolari per i loro lavori ed è stata data molta fiducia a personalità molto promettenti come Naoya Wada, Takashi Kojima, Kiyotaka Oshiyama e Tomohisa Shimoyama che hanno degli stili d’animazione e di supervisione dei disegni che sono molto più adatti rispetto a quelli di Michio Mihara o di un Ohira ad essere poi completati attraverso le inbetween e la colorazione in flash. Rispetto a Lu no Uta questo anime ha avuto un accorpamento di espressioni classiche da anime e facce più cartoonesche decisamente più ragionato e che non ha diviso nettamente in due (o in 3, a seconda di come la volete vedere) la direzione delle animazioni. La fotografia e il comparto di color design sono riusciti a fare un ottimo lavoro nella gestione delle atmosfere e non hanno creato un codice cromatico magari troppo poco espressivo come quelli di Ping Pong o di Tatami/Yorumiji e in questo senso mi sembra un ottimo passo avanti per come Yuasa gestisce espressivamente i suoi colori. In definitiva, Devilman crybaby è stato un anime sicuramente complicato da realizzare ma di cui non comprendo ancora così bene l’obiettivo iniziale, per cui mi risulta anche piuttosto difficile cercare di chiedermi cosa poteva essere realizzato in maniera migliore e cosa poteva essere lasciato da parte, eppure lo considero un buon anime. Certamente non un capolavoro che ricorderemo fra qualche decina d’anni ma sicuramente qualcosa che vale il tempo impiegato per vederlo.

Anon 6 Jan

La tua opinione riguardo Keiichi Satou?
Senza ombra di dubbio si tratta di uno di quei registi le cui abilità si sono sviluppate più sul versante quantitativo che su quello qualitativo e non si tratta affatto di un’affermazione dispregiativa dal momento che se non avesse fatto gli storyboard per ben 11 episodi di Bahamut S2 probabilmente la MAPPA a quest’ora sarebbe già morta. So che è un tizio appassionato di design e di loghi e spesso supervisiona o realizza lui stesso il titolo grafico degli anime a cui lavora e questa mi è sempre sembrata una cosa molto originale e interessante. Pure come animation director ho sentito parlare di lui sempre molto positivamente. Io non l’ho mai approfondito particolarmente in realtà–

Anon 5 Jan

Vorrei saperne un po sul tipo di animazione (Flash mi sembra) usato da ScienceSaru in Devilman. Hai un link a qualche articolo o qualche info, oppure hai intenzione di farci un articolo tu stesso?
Toccherà al sottoscritto scendere in campo perché in inglese non c’è niente.

Anon 2 Jan

Alla famosa conferenza stampa di Alberto Malesani perché i giornalisti ridevano?
Cosa si sarebbero divertiti a scrivere dopo sui giornali?
Parole? Parole di che?
Malesani sicuramente aveva un conto in sospeso con i Looking-Glass Insects.

Anon 28 Dec

Chi vincerebbe in uno scontro fisico tra Yoshinori Kanada e Yamakan?
Ma lo sai che Kanada non è vivo, vero?
 

Anon 28 Dec

Far passami la tua schedule giornaliera. In modo che riesca a conciliare impegni personali e cartoni/anitwitter ecc..
Vorrei sentirmi più KyoAni e meno MAPPA nella vita..
Ma veramente io non ho una schedule giornaliera! Non credo nemmeno di fare così tante cose ogni giorno. Poi c’è anche da dire che da quando soffro di cefalee continue è diventato molto difficile rispettare un’variegato insieme di impegni giornalieri. Forse il segreto è quello di pensare programmi a medio-lungo termine? Non ne ho idea ma per me si sta rivelando più utile lavorare a questa maniera. Forse potrei applicare questa regola anche a FFA, visto che ultimamente sta andando un po’ tutto a rilento.

Anon 28 Dec

Come mai i gundam che dovevano essere i migliori per stanziamento di budget e per attesa del fandom aka hype (Turn A e CCA) sono indiscutibilmente i più brutti?
(al pari di unicorn si intende, quello è il peggiore)
Perché hanno dei problemi di sceneggiatura, poi dire che sono indiscutibilmente i più brutti mi pare eccessivo: abbiamo avuto anche robaccia come Seed Destiny, Wing, Age o X che a mio avviso sono molto peggio dei titoli da te citati. Specificatamente Turn A ha avuto una dilatazione temporale troppo faticosa da digerire per molti nella parte centrale della serie, CCA ha sviluppato molti sottotesti inutili ai fini della trama generale che non hanno arricchito minamente il film mentre Unicorn ha avuto degli elementi tipici del sottogenere “Super Robot” e ha tagliato i punti con tutta la continuity. Fondamentalmente, non è che spendendo un capitale maggiore si vanno a contattare sceneggiatori che possono dedicare più energie ad un progetto. C’è anche da dire poi che I registi di Gundam sono molto “autoriali” e spesso impongono le proprie idee all’interno degli storyoboard anche andando a sacrificare certi aspetti della scrittura.

Anon 25 Dec

Augurissimi FAR ❤
Grazie mille amico/a!

Anon 24 Dec


Secondo te sarà il solito mecha generico o potrebbe venir fuori qualcosa di interessante?

I nomi dietro a questo lavoro sembrano promettere bene. Sarà quasi sicuramente un mecha generico, ma potrebbe persino divenire un bel mecha generico.

Anon 23 Dec

Secondo me irl hai tipo delle movenze molto moè :3 Irl vengo animato spesso da Nobuyuki Mitani.

Anon 23 Dec

Hai mai letto “Il libro dei cinque anelli”? Se sì, cosa ne pensi? L’edizione italiana com’è?
Grazie mille, continua così Fede!
Mai letto, ma tutti mi hanno sempre parlato dell’edizione italiana molto negativamente a causa dell’assenza di alcuni capitoli.

Anon 22 Dec

Eh no invece è abbastanza importante perché ero fiducioso di averci indovinato. A cosa ti riferivi allora? Ovviamente ti ringrazio per la risposta esaustiva
Veramente non mi riferivo a nessun anime in particolare. Era una situazione stereotipata.

Anon 21 Dec

Il fatto che abbia colto il riferimento a Higurashi è già un buon punto, giusto? In ogni caso, piacerebbe anche a me riuscire a decifrare gli stili di registi e animatori di anime e vorrei sapere se hai consultato dei libri al riguardo, se hai studiato in un corso vero e proprio o robe così. Diciamo che sono al livello per cui riconosco le animazioni di Akiyuki Shinbou e di Tetsurou Araki mentre non so niente di animatori e sakuga…
In realtà non mi stavo a Higurashi, ma tutto ciò non è importante. Purtroppo non esistono dei “libri” per imparare a riconoscere gli animatori, per allenare l’occhio mi sono visto tutti i post della sakugabooru (all’epoca erano solo 20.000 per fortuna) e ho guardato quanti più Sakuga MAD possibili con i lavori dei vari animatori (dovrebbe esserci ancora una playlist che avevo composto sul mio canale Youtube). Per quanto riguarda i registi invece è stato molto più semplice poiché ho dovuto checkare ANN e successivamente le wiki giapponesi per farmi un’idea generale del loro stile comparando gli episodi diretti da loro che avevo visto. È stato un processo molto più “passivo”, se così possiamo dire. Ecco, un consiglio che darei è quello di non sottovalutare mai il lavoro da 演出(Enshutsu), ovvero da episode director e da 絵コンテ(Ekonte) ovvero da storyboarder perché spesso le singole puntate possono essere davvero utili per comprendere come un regista si approccia anche a piccoli dettagli o a situazioni tipo. Per quanto riguarda gli animatori invece consiglierei di non preoccuparsi troppo di sviluppare un occhio infallibile su certi singoli artisti, ritengo sia ben più utile farsi un’idea di tutti gli stili d’animazione più importanti che si sono sviluppati nel corso della Storia degli anime. E per fare questo credo sia necessario vedere quanto più “sakuga” possibili.

Anon 21 Dec

Come posso diventare come te?
Sfidami a duello sul tetto della scuola, uccidimi e poi cibati dei miei resti! In questo modo diventerai il secondo FAR e sarai costretto a proseguire la mia opera di sakughizzazione del Reale. Otterrai i Mistici Occhi della Percezione Sakuga, una valanga di conoscenze inutili sugli anime e soffrirai di frequenti cefalee (ride). Tralasciando questo insieme di battute sulla lore di Far from Animation, credo che un’ottima strategia possa essere porre delle domande specifiche alla persona che possiede quelle particolari skill che ti interessano in modo tale da cercare di replicare parzialmente la schedule che quell’individuo ha adoperato per ottenere i risultati che vorresti raggiungere anche tu. Conoscendo i tuoi punti di forza e le tecniche di apprendimento che ti sono più vicine potrai poi deviare dal percorso originario per crearne uno più adatto a te. Dalla mia non credo di padroneggiare qualcosa di così particolare da trasmettere agli altri, in tutta onestà, però appunto se c’è qualche tipo di conoscenza specifica che posso trasmetterti non esitare a farmi qualche domanda più circoscritta.

Anon 20 Dec

Riusciresti a dare una definizione precisa di “boring taste”?

Anon 19 Dec

Sono l’anon delle lotte pokemon e volevo specificare (pensando di averlo messo nel messaggio precedente). Parlavo di te e Yoel-sempai
Probabilmente lotteremmo per il naso di Ayaneru o per stabilire chi è l’Ultracreatura più normie, quella più Boring e la best yamanoko di Yama no Susume.

Anon 18 Dec

Visto che tutti dicono che sei la Best Waifu ho fatto il meme della “ideal gf” versione FFA https://imgur.com/a/TkB3d
Quante ne ho azzeccate? PS: Il prossimo film che esce al cinema è HF, recensiscilo positivamente mi raccomando 😉
Devo ammettere che sei proprio un lettore affezionato, in grado di tirare fuori una variegata schiera di pseudocitazioni che vanno ben oltre lo stereotipo. Bene o male sono tutte cose che ho scritto su Facebook o sul sito, oppure che ho lasciato intendere in qualche maniera. In particolar modo, il discorso “Kanada e gli occhiali da sole non pensavo fosse molto conosciuto e invece c’è qualcuno che è riuscito a tirarlo fuori (ride). Non capisco però perché la “GF FAR” abbia quell’aspetto quasi demoniaco (ride ancora) ma va bene così. Per quanto riguarda la questione Heaven’s Feel credo proprio che non avrà un episodio dedicato de “Vale la pena vederlo al cinema?” perché sono quasi certo che non riuscirò a vederlo in anteprima.

Anon 18 Dec

Si sa come mai CC (questo sito) ha tolto le risposte nelle anteprime FB e ora ti tocca replicarle nel post stesso?
Non ne ho idea.

Anon 18 Dec

Che rapporto c’è tra FAR e Gengako-chan?
Un comune rapporto senpai-kohai, lo giuro!

Anon 18 Dec

Nelle serie Spokon o derivanti da giochi di carte chi si occupa di creare gli scontri? c’è una figura specializzata oppure lo sceneggiatore deve impararsi tutte le regole di volta in volta?
Vengono scelti degli sceneggiatori specializzati in ambiti particolari o che comunque conoscono quel contesto. Per esempio Atsuhiro Tomioka (冨岡 淳広) è specializzato in giochi di carte, Pokemon e nel gioco del Calcio e si dedica praticamente solo ad episodi o ad anime legati a questi ambiti. Shin Yoshida (吉田 伸 ), il principale sceneggiatore di Yu-Gi-Oh, supervisiona o scrive direttamente i duelli dei personaggi dalla serie del ’00.

Anon 17 Dec

Di recente mi è parso di leggere che alcuni hanno definito tali cut “brutti”. Ovviamente non mi riferisco alla bellezza di un cut, che ovviamente è soggettiva, ma bensì al concetto di “fatto male”. Ciò mi ha fatto riflettere su una cosa : quando possiamo dire che cut X è fatto male?Cosa definisce un animazione “brutta”? Mi potresti fare degli esempi, oltre che a spiegare il concetto? E al contrario cosa rende un cut, come per esempio quelli del tanto chiacchierato ep 22 di fate/apo, ben fatto?
Comunque sia ci tengo a quotare il commento di Anon(:D) che recita “Sei una persona preziosa, non cambiare mai”, anche se ne condivido solo metà.
Visto che la mia risposta era troppo lunga dovrai aprire questo link https://pastebin.com/2LdGK3dr

Anon 16 Dec

Che università andrai a fare?
Non ne ho idea.

Anon 16 Dec

Hai mai pensato di organizzare eventi tipo “al cinema con far”, magari in occasione degli anime al cinema? Magari anche con non anime sarebbe interessante.
Sarebbe interessante da fare, ma ci sono due problemi di fondo:
1) Non conosco nessuno della mia area che sarebbe disposto a partecipare. Forse uno, ma non sempre disponibile credo.
2) E se voi lettori foste dei denpaboy e delle denpagirls con forti tendenze omicide? Sarebbe pericoloso per tutte le parti coinvolte.
Ok, la seconda è un po’ una scemata ma la prima questione persiste. Quindi bisognerebbe trovare il modo di capire dove siete e fino a dove potete spostarvi. Se si riescono a trovare almeno 3-4 persone non vedo perché non organizzare un evento di questo tipo.

Anon 14 Dec

Se foste nel mondo pokémon, quale sarebbe un motivo cringe legato agli anime che vi porterebbe ad ingaggiare una lotta che decide il destino del mondo? e quali squadre e mosse vorreste?
Ma noi chi? (ride)

Anon 13 Dec

Sei una persona preziosa, non cambiare mai.
Mi fai commuovere così! Volevo scrivere il meme del “se non si cambia si finisce col perire sotto la stagnazione” ma non mi sembra proprio il caso. Grazie mille! Il vostro affetto si percepisce con chiarezza nel mio cuore.

Anon 13 Dec

I tuoi anime preferiti della kyoani e perché?
Suzumiya Haruhi no Yuuutsu e Full Metal Panic? Fumoffu perché sono stati tra i primissimi cartoni animati giapponesi che ho visto grazie al magico potere degli streaming di bassissima qualità che andavano tanto di moda quando ero in prima media.
Lucky☆Star, senza questa serie Subahibi sarebbe qualcosa di nettamente diverso. Battute lasciate da parte, lì si sono iniziate a vedere alcune scelte di storyboarding che tanto amo della Kyoto Animation e ci sono tanti personaggi che mi sono rimasti nel cuore.
K-On! Citando Toshiyuki Inoue: “Il pinnacolo dell’animazione televisiva giapponese”.
Hyouka, forse l’unica serie anime che abbia visto in grado di integrare davvero degnamente sia una certa consistenza visiva in tutti gli episodi con un sacco di trovate inventive in grado di stimolare molto la propria immaginazione, soprattutto quando si parla di sogni ad occhi aperti.
Extra Film section: Mirai-hen, Tamako Love Story, Eiga K-on!
Koe no Katachi mi è piaciuto moltissimo ma non al livello di quelli che ho citato.

Anon 13 Dec

Cosa ne pensi dello Studio Deen?
Sicuramente non è lo studio a cui affiderei tutte le mie speranze in questo preciso momento storico. Deen è una colonna portante dell’animazione giapponese fin dagli anni 80’, non si tratta certo di uno studio in grado di fallire così facilmente e negli ultimi 2-3 anni ha dimostrato di avere una certa cura nei confronti di alcuni suoi progetti (Shōwa Genroku Rakugo Shinju, Kono Subarashii Sekai ni Shukufuku o! e Jigoku Shōjo) ma non ci troviamo ancora in una fase nella quale mi sento di fare completamente pace con lo studio. Sta ancora cercando la sua strada e deve ancora vincere innumerevoli e sanguinose battaglie per ritornare al suo originario splendore (che non lo rendeva affatto un’impresa dove era possibile realizzare sempre ottimi prodotti intendiamoci), basti pensare che ora ha un capitale sociale di 10 milioni di Yen mentre studi come la PA o Ordet stanno sempre su quella cifra pur producendo molto meno serie di loro. Al momento stanno assumendo personale di cinque diverse categorie, quindi sicuramente vedremo un’espansione visibile nei crediti dei loro anime nel breve periodo ma non necessariamente apprezzabile dal grande pubblico. In generale però non mi aspetto chissà quali grandi risultati uno dopo l’altro, stiamo pur sempre parlando di un’azienda che non ha minimamente intenzione di innovare la propria struttura che presenta comunque evidenti falle, come tanti altri studi d’animazione giapponesi “classici” del resto.

Anon 12 Dec

Cosa ne pensi di Mars of Destruction? (ride)
È un anime meraviglioso se lo metti a paragone con Tsui no Sora.

Anon 12 Dec

https://www.animeclick.it/news/70968-kemono-friends-il-produttore-la-cina-superera-il-giappone-nel-campo-degli-anime Ho letto di recente questo articolo, cosa ne pensi? E’ qualcosa di veritiero o sensazionalistico?
Credo che, soprattutto in termini di tempistiche, esageri un pochino ma non si tratta dal mio punto di vista di un discorso così insensato. Basti pensare alla produzione cinese di quest’anno “The King’s Avatar”(全职高手) che è stata realizzata completamente da mani cinesi: Il cartone animato in questione ha avuto un certo successo anche in Occidente e ha fatto parlare di sé anche in Giappone, nonostante molte scelte tecniche sicuramente discutibili, perché è riuscito ad intrufolarsi all’interno di un grande mercato, quello dei fan degli anime “Young Adult” se così possiamo dire, raccontando del mondo dei videogiocatori professionisti, argomento del tutto assente nelle produzioni giapponesi nonostante la discreta popolarità di cui gode tra i fan cinesi degli anime, in maniera molto attraente e legandola a troupes popolarissimi dell’animazione giapponese quali l’Isekai e l’autorappresentazione nei Netoge. The King’s Avatar non è certo una produzione di qualità, sia in termini di scrittura che come prodotto animato, però risponde a delle esigenze narrative “adulte” che gli anime non riescono a prendere in considerazione in questo preciso momento storico e al contempo riesce a attraverso effetti di fotografia, palesemente ispirati a quelli dei film di Makoto Shinkai, a nascondere le sue falle in termini di animazioni 3D e sfondi. Il settore dell’animazione in Cina vive una forte crescita e basterebbero tre o quattro The King’s Avatar a stagione per distruggere la cattiva reputazione dei cartoni animati cinesi che si sta venendo a creare a causa delle povere coproduzioni con studi nipponici. Inoltre, il mercato di webnovel e fumetti in quel paese è davvero enorme, e già oggi vi è una quantità enorme di opere originali da cui attingere per produrre cartoni animati per un pubblico di “giovani adulti otaku di sesso maschile” in grado di attraversare i confini del paese. Quello che manca alla Cina è sicuramente una politica similare al “Cool Japan” che in passato ha favorito l’esportazione degli anime nel mondo occidentale, ma per una potenza economica di tale livello non sarà certo difficile attuare un piano del genere in tempi brevi. Non credo però che questa espansione porterà ad un declino dell’animazione nipponica, penso piuttosto che rappresenterà un momento di riflessione importante in grado di far emergere quelle che si riveleranno poi le caratteristiche essenziali e maggiormente pregevoli degli anime delle prossime decadi, nonché le opere e gli studi più innovativi ed adatti a rappresentare uno “showcase mondiale” dell’animazione giapponese.

Anon 12 Dec

Cosa ne pensi di Shūkō Murase?
È un ottimo animatore ma la sua abilità più straordinaria risiede forse nella sua abilità di correggere i disegni altrui con una grande rapidità e utilizzando tratti molto semplici ma al contempo ricche di stile, che ad un occhio poco esperto potrebbero sembrare costruite in maniera meticolosa. Credo che sia sicuramente uno dei migliori supervisori delle animazioni in circolazione indipendentemente dalla tipologia del progetto in cui viene inserito mentre come Character Designer è sicuramente una figura esigente e dalla forte autorialità, che necessita ottimi animatori ad accostarlo. Non è un regista così esperto ma possiede ottimi contatti e amicizie di prim’ordine all’interno del settore (Shinichirou Watanabe e Sayo Yamamoto in primis) e queste gli hanno permesso certamente di arricchire con storyboard di altissimo livello le sue produzioni in passato. Gangsta a mio modesto avviso va considerata una produzione già morta in partenza, in cui lui ha potuto fare davvero ben poco.

Anon 11 Dec

Se fossi incaricato di creare il miglior action anime di sempre (ma di 12 episodi), senza limiti di tempo e budget, e coinvolgendo qualsiasi studio e qualsiasi freelance senza limitazioni, quale sarebbe la line-up migliore secondo te?
Rispondo molto volentieri a questa domanda, soprattutto perché amo molto queste “fantaproduzioni” e spesso ne creo di differenti tipologie per puro divertimento, ma non ritengo si tratti della “migliore in assoluto” (comporre uno staff “definitivo” è sicuramente impossibile), piuttosto è una line-up molto divertente e sicuramente ricca di sorprese dove animatori e registi potranno dare sfoggio alla propria individualità ma, differentemente da Space Dandy, per dare una certa consistenza allo show avremo diverse presenze fisse. Enjoy!
https://justpaste.it/1egda

Anon 10 Dec

Cosa ne pensi dello Studio feel?
Non ho un’opinione così positiva dello studio ma nemmeno particolarmente negativo, esistono oramai da 15 anni eppure non hanno costruito una rete di contatti così forte( Kei Okawa, Kishi, Tetsuya Takeuchi e Ryo Araki sono gli unici 4 “affiliati storici” dello studio che ritengo degni di un corposo approfondimento) ma mediamente si trovano a lavorare con mestieranti come Yoshihisa Oyama e Itsuro Kawasaki che non sono proprio i registi a cui affiderei il mio lavoro se fossi l’autore dell’opera originale, ecco. Sempre parlando di questi due non credo che abbiano una qualche colpa o che non siano talentuosi, semplicemente vivendo in un ambiente brutale come quello dei cartoni animati forse non riescono a lavorare come meriterebbero. Poi ci sono molte altre figure che hanno sicuramente potenziale ma non sono riuscite ancora ad esprimerlo al meglio come Shigehito Takayanagi, Keichirou Kawaguchi e Hideki Okamoto( Nagasarete Airantou ha avuto i suoi bei momenti di espressionismo) che sicuramente ci daranno tante gioie in futuro ma a fare un bilancio del presente è difficile considerarli membri di spicco dell’animazione giapponese attuale ora come ora. Hanno 40 dipendenti( animatori fuori contratto inclusi) e non vogliono ingrandirsi al momento, spesso realizzano corsi di approfondimento e di “sopravvivenza” per i propri dipendenti e affiliati che è certamente qualcosa di lodevole però non credo che con la mole di lavoro che lo studio si procura continuamente questa premura porterà a qualche risultato visibile a noi spettatori. Loro sembrano tanto un grande studio, ma hanno solo 10 dipendenti in più della piccola Millepensee che fatica a realizzare anime da 12 ep x 24 minuti, e devono fare pesantemente affidamento sull’outsourcing, e questo ovviamente non permette poi di far crescere artisticamente il proprio staff come meriterebbe. In generale però mi pare che i loro ultimi lavori siano almeno una spanna avanti rispetto a quelli realizzati anche solo 5 anni fa (grazie sopratutto al personale che ho citato precedentemente), il loro futuro non mi pare così tetro rispetto a tante altre aziende per quanto non credo che diventeranno uno dei luoghi più interessanti per fare animazione nel prossimo decennio.

Anon 10 Dec

Ma come ha fatto Kvin ad aver twittato quella cosa del 22 di apo alle 7 di mattina di ieri quando la prima raw su nyaa è uscita alle 4 del pomeriggio?
Apocrypha va in onda a mezzanotte e Barcellona ha il nostro stesso fuso orario, ergo alle ore 16 dell’altro ieri in Giappone era già domenica notte e potendo registrare il programma in qualche maniera se lo sarà visto la mattina seguente o avrà visto l’anime attraverso qualche servizio scadente come neetball per poi twittare al momento più opportuno. In realtà, ma non mi sembra certo una gran scoperta questa, gli anime si possono vedere anche prima dell’uscita delle raw.

Anon 9 Dec

Cosa ne pensi del franchise di Yuki Yuna is a Hero? (includendo anche Washio Sumi)
Washio Sumi non l’ho visto, però ho intenzione di recuperarlo. Non credo di essere la persona più adatta a parlare del franchise perché ho il piacere di intrattenermi solo con il primo anime che comunque ho apprezzato abbastanza da consigliarlo ai fan del genere. Manga, VN e MV mi sono abbastanza sconosciuti, mi spiace!

Anon 9 Dec

Non credo siano proprio la stessa proprio la stessa espressione o che la posizione di Yui sia una citazione ad Haruhi: la cartoonesca bocca della ragazze delle HTT è un trope del fumetto e dell’animazione giapponese chiamato “口が3″(lett. la bocca è un 3) mentre Haru fa un semplice broncio. Non si possono proprio paragonare secondo me.

Anon 9 Dec

Hai un profilo mal o simili che tieni aggiornato?
No, non sono stato mai un abile produttore di liste e dare voti agli anime sinceramente non mi interessa più. Ho provato una volta a continuare la mia vecchia MAL ma poi mi sono rifiutato perché era un processo troppo stupido e stancante. Ma per capire come mi stanno strette le liste basti sapere che ho provato a farne una recentemente su VNDB, dove i titoli da inserire erano una trentina se non meno, tuttavia mi sono fermato verso la metà del completamento. Se un cartone animato l’ho davvero visto di solito ritorna alla mia memoria quando mi viene posta una questione in merito a quello specifico titolo e poi riuscire a tirare fuori ogni singola serie sarebbe un’impresa titanica che richiederebbe davvero troppo tempo tempo che potrei spendere molto meglio. Se volete dei consigli chiedete pure qui senza spulciare il vecchio profilo.

Anon 9 Dec

https://imgur.com/Tbphlgv

Who wore it better?

Se si riesce a produrre uno shading di buon livello sulla pelle di Nikumi, allora sono propenso per incoronare lei. Altrimenti Yoko. La rappresentazione grafica è molto importante per poter amplificare al meglio un contrasto cromatico.

Anon 6 Dec

Far un’altra tua live mi serve. Il tuo stream of consciousness sull’animazione è ormai vitale
Visto che presto ci sono dei giorni di vacanza direi possiamo proprio puntare ad un chapter 2. Che giorni preferite?

Anon 6 Dec

Se malauguratamente, dopo un cataclisma cosmico post apocalittico con salsa all’aglio, scoprissi che gli ultimi 10 anni di animazione sono stati cancellati, come reagiresti? Domanda numero 4 bis: Cosa ne pensi, prendendo un prodotto anime nel suo complesso (trama, animazione, ost, ecc…) del fatto che esistano persone che considerino superiori a quelli attuali le serie di fine anni 80, tutto il 90 ed inizio 2000 superiori a quelle odierne?
1)Sicuramente la cosa mi rattristerebbe molto, stenterei a crederci in un primo momento e con ogni probabilità finirei col piangere ma io sono pur sempre una creatura che vuole fortemente guardare al futuro anche trovandosi davanti alle peggiori difficoltà. Sicuramente la decade 2007-2017 è stata davvero ricca e stimolante per quanto riguarda le produzioni animate giapponesi ma il futuro, amici miei, non è da meno. Ci sono studi come la Kyoto Animation che di anno in anno producono anime sempre più ricchi di dettagli visuali senza tradire i principi dell’animazione 2D, ci sono studi come la White Fox o la Ufotable che presto potranno contare su assetti simili a quelli dello studio di Naoko Yamada, ci sono giovani animatori come Yuusuke Matsuo o China che stanno sperimentando nuovi modi di raccontare la vita di tutti i giorni e ci sono creators a tutto tondo come Tatsuki che si spingono verso generi che ancora non esistono davvero ma sopratutto ci sono sempre più spettatori e questo porterà sicuramente ad una enorme diversificazione dell’offerta dell’animazione Giapponese. Basta soltanto approcciarsi a qualsiasi altro media in maniera un pochino approfondita per comprendere le limitazioni dell’animazione ma nonostante questo io voglio credere che tutto ciò che abbiamo visto fino ad oggi non sia altro che una percentuale infinitesimale di quello che l’animazione può fare. Voglio credere che le potenzialità dell’animazione possano espandersi ancora e ancora e ancora, per superare ogni difficoltà di natura comunicativa attraverso gli enormi sforzi e l’ingegno che ha sempre contraddistinto i professionisti di questo settore. Sono certo che, nonostante qualsiasi cataclisma possibile, ne vedremo delle belle anche in futuro. 4bis) Io credo sia una forma di discorso senza fondamento. Per carità, si può preferire il decennio che si vuole senza un motivo che anche i propri interlocutori possano trovare valido, però per affermare la superiorità di una decade rispetto ad un’altra bisogna avere visto davvero molti titoli ed è necessario comprendere l’evoluzione degli stili prevalenti nelle diverse epoche. Mi pare qualcosa che pochi possono permettersi di fare, anche tra i critici “professionisti”. Poi certo, se isoli qualche aspetto e affermi che “gli anime degli anni 90′- inzio 00′ hanno tentato sperimentazioni registiche e di sceneggiatura che oggi sono impraticabili” o “la decade migliore per i cavalli animati in 2D sono stati gli 80′ ” allora in qualche maniera posso trovarmi d’accordo o in disaccordo esponendo un’opinione ben costruita sull’argomento ma un’affermazione degna di ascolto di così “totalizzante” mi pare non-producibile ma soprattutto incomunicabile in maniera efficace. Ma credo che sia molto difficile riuscire a stabilire dei veri criteri di superiorità in grado di essere utili a spettatori e critica.

Anon 6 Dec

Un veloce parere riguardo Love Live?
La mia prima impressione fu molto negativa: vi erano molti altri franchise idol e tutti, per una maniera o per un’altra, avevano qualcosa in più di Love Live. La prima stagione la guardai forzatamente e non mi piacque molto. Dalla seconda per poi passare al film ed infine a Sunshine cominciai a notare dei miglioramenti tecnici che mi resero la visione più gradevole e un pochino, soprattutto con il film, mi appassionai a qualche personaggio. Con la seconda stagione di Sunshine, per quanto a livello di sceneggiatura non è che l’anime riesca a fare proprio un ottimo lavoro nel veicolare le peculiarità delle singole ragazze, mi sono ritrovato a definire persino “memorabili” episodi come il 3. In particolare trovo che ci sia stato proprio un salto di qualità in termini di animazioni dei personaggi, background e studio delle luci. Le mie due Aqours preferite sono Yohane e Zuramaru.

Anon 5 Dec

Perché proprio Courius cat? Che vantaggi ti offre rispetto a piattaforme come ask.fm?
I motivi per cui lo sto utilizzando sono essenzialmente due:
1) I gattini sono carini e spesso ne disegnano di nuovi.
2)Curious Cat è utilizzato da vari membri dall’allegra combriccola di Kevin-chan, quindi posso seguirli senza perdere troppo tempo così.

Anon 4 Dec

Far, ti hanno mai inviato qui su CC dei messaggi troll/insulti a cui non hai mai risposto (per ovvi motivi)?
Mai successo. Una volta è capitato che mi venissero chiesti dei .torrent e, per via delle regole di curiouscat, non ho risposto. Si è trattato dell’unica volta in cui ho eliminato la domanda. In generale sono molto contento dei miei lettori perché si sono comportati sempre in maniera onesta e diretta con me.

Anon 3 Dec

Cosa ne pensi di Seiji Kishi?
è un gran regista secondo me, purtroppo molto sfortunato poiché avrebbe assolutamente bisogno di progetti che lo limitino il meno possibile in termini di controllo sul prodotto finito. Lui ha a mio avviso una grandissima abilità nel supervisionare le color palette più espressioniste e lontane dagli standard degli anime televisivi senza rovinare continuamente gli occhi degli spettatori e nel fare degli storyobard d’azione in cui gli scontri si sviluppano in maniera non così prevedibile attraverso posizionamenti della telecamera abbastanza inconsueti, addirittura “realisticamente” se con realismo intendiamo che in pochi cut qualcuno finisce col rimanere KO senza avere sempre un’ottima visuale di quanto avviene( ci sono alcune scene di Ranpo Kitan o di Seto no Hanoyome che sono realizzate magistralmente, almeno da questo punto di vista). Poi a volte riesce a creare degli ottimi anime anche con “le mani legate”, basti pensare a Carnival Phantasm, però certamente non uno di quei nomi di cui sono entusiasta quando lo ritrovo in una news, poiché appunto fino ad ora non ha mai dimostrato di riuscire con facilità a governare un progetto in cui inizialmente si ritrovava fortemente limitato da schedule, staff e prerogative del comitato di produzione.

Anon 3 Dec

Situazione ipotetica: tutte le main girls di Lucky Star si dichiarano a FAR. Sapendo che l’opzione “harem” ti porterebbe alla morte dopo poco, chi sceglieresti di sposare e che tipo di vita fareste insieme?
Nanako Kuroi, la sensei che parla un dialetto del kansai tarocco e che è costantemente online. Non credo che faremmo delle vite poi tanto diverse da quelle attuali, e forse sarebbe uno dei motivi migliori per accettarla in tutto e per tutto. Non sono una persona che vorrebbe vivere una quotidianità tanto diversa da quella da cui sarei sommerso ora se non andassi a scuola . Lei insegna Storia del Mondo, mi sta molto bene, e penso riusciremmo a costruire una certa affinità tra di noi. Mi dispiace fino alle lacrime rifiutare Tsukasa, ma non penso che troverei una donna migliore di Nanako nel mondo di Lucky Star
Salve FAR. Volevo chiederti un consiglio. Di recente non sono in vena di serie animate (sto seguendo gli stagionali e recuperando un anime della stagione scorsa), e non avendo mai visto degli oav originali mi piacerebbe provarne uno, magari che abbia delle scene di Character acting molto lunghe, visto che mi piace quel tipo di animazioni (come le mosse Z della serie animata pokemon per capirci). Ce ne sono? (Anche in sub eng va bene)
Premettiamo subito qualche cosina, non intendo fare violenza verbale con queste parole sia ben chiaro: Le serie OAV originali sono un formato del passato, che sta esalando il suo ultimo respiro, mentre le mosse Z di Sun e Moon sono delle azioni che gli animatori del presente si trovano a realizzare. Trovare qualcosa di così simile è difficile, c’è da dire inoltre che Chara Acting vuol dire tutto e niente: letteralmente è “la recitazione di un personaggio” ma in realtà quasi tutto ciò fa un personaggio di sullo schermo con il suo corpo di fatto è recitare. In questo senso se le mosse Z fossero catalogate in maniera più “specifica” sarebbero molto più accostabili a tag della booru come “dancing” o “fighting”. Beh, c’è una vecchia serie oav dove i personaggi si muovono spesso come se ballassero, si tratta di Gosenzo-sama Banbanzai! (御先祖様万々歳!, lit. “Long Long Live the Ancestors!”) . Diretto da Mamoru Oshii con i design di Satoru Utsunomiya e tanti bravissimi animatori come Shinji Hashimoto e Mitsuo Iso, l’anime parla dell’arrivo di una parente proveniente dal futuro all’interno di una apparentemente normalissima famiglia giapponese. L’idea alla base dell’animation direction è quella di far recitare i personaggi attraverso le diverse possibilità espressive del teatro(avremo scene musical, un forte controllo sul peso dei personaggi e corpi che si muovono anche facendo movimenti non necessari in molti brillanti casi). Si dovrebbe trovare anche sub ita se ricordo bene.

Anon 30 Nov

japari park no hateeeee
kagen no tsuki no kagayaki
Mine Yoshizaki ga
tsutsumikomu
utsukushiki sekai no shinri
ikita
Serval Chan
kono yakusoku no tochi de waaa
ima
minori aru saiwai
subarashiki Furenzu san tachiiiiiiiiiiii
Se Serval chan è sopravvissuta fammela vedere che sono in pensiero per lei da mesi.

Anon 30 Nov

Ti è mai capitato di non riuscire ad apprezzare pienamente un’opera per motivi storico-culturali che non conosci a cui la legano? A me sì e mi dispiace un sacco quando capita.
Mi capita sempre in realtà. O meglio, mi capita sempre di sentirmi schiacciato dalla mia mancanza di sapere quando processo i miei pensieri su qualche opera. Per questo, se notate, i miei giudizi non sono quasi mai sul significato complessivo di un lavoro o sul valore di tale opera in quanto tale. Sull’apprezzamento in senso puramente percettivo oramai ho creato un rapporto occhio-cervello che mi fa apprezzare anche cose molto discutibili e di cui non comprendo l’origine culturale per il semplice fatto che sono molto discutibili.

Anon 30 Nov

Io comunque sto aspettando che nasca il secondo Kanada. Prima di morire voglio vedere l’ergersi di questo nuovo animatore messianico che imporrà il suo nuovo ed innovativo stile su tutti. Dici che devo aspettare altri 500 anni o è fattibile che avvenga in tempi brevi?

Beh, secondo alcuni(Yoshimichi Kameda compreso), Hironori Tanaka è oggi un po’ quel che ha rappresentato Kanada soprattutto negli anni 80′, è un “all rounder”(nel senso che non è specializzato su una sola tipologia di animazione), è estremamente prolifico, è in grado di dare il suo contributo in maniera eccellente sia con animazioni molto brevi e da pochi frames che con sequenze molto lunghe e complesse, sia per l’animazione televisiva che per quella cinematografica. Il suo stile di animazione ha influenzato in maniera prepotente Megumi Kouno, ha influenzato la direzione delle animazioni di Kizumonogatari e di tutti gli anime SHAFT più recenti ed un sacco di animatori Dogakobo in termini di character animation, di animatori Kyoani addirittura in termini di FX animation(soprattutto negli episodi/anime diretti da Ishidate). Kanada, in un certo senso è stato fortunato poiché nel suo momento di massima ascesa le idee su come fare animation direction e su come fare animazione in generale nell’ambito degli anime televisivi erano relativamente poche. Oggi, e credo che sarà così anche in futuro, c’è un gran bisogno di una molteplicità di stili d’animazione anche per raccontare situazioni diverse tra loro e atmosfere differenti all’interno dello stesso episodio con un numero sempre maggiore di informazioni visive e per questo vi è una gran pluralità di possibilità tecniche accettate dai supervisori delle animazioni. A fine anni 70′ invece non vi era una grande necessità di fornire molte informazioni visive differenti all’interno degli episodi e per questo sarà facile nel decennio successivo passare da “direttori delle animazioni che correggono tutto ciò che non è in chara” a “direttori delle animazioni che approvano tutto quello che ha un che dello stile di Kanada”. Tanaka, come Kanada, ha un’enorme influenza sull’animazione attuale e l’ha prodotta davvero in poco tempo ma realizzare un intero anime nel suo stile sarebbe qualcosa che nessun regista approverebbe, perché per gli spettatori odierni sarebbe davvero monotematico in termini di informazioni visuali. Quindi, per concludere, credo che ci saranno sicuramente anche in futuro degli animatori che avranno un’influenza portentosa sull’intera animazione giapponese ma non credo che riusciranno ad imporla davvero a tutti, perché non è più nell’interesse di nessuno.

Anon 28 Nov

Ma Yoel Carlos si chiama davvero così ?
Sì!

Anon 21 Nov

Cosa ne pensi di Takahiro Omori?
L’ho apprezzato particolarmente in alcune delle sue opere, in particolar modo ricordo con immensa emozione i suoi episodi di Haibane Renmei(2 e 8). Trovo che sia molto abile nel creare atmosfere placide ma al contempo ricche di informazioni in grado di sedurre lo spettatore( attraverso tecniche come l’uso di leggeri lavori di fotografia con la luce, tanti elementi sonori diversi, inquadratura generale del colore molto uniforme) ma al contempo spesso fatica a creare storyboard di alto livello quando il ritmo della storia si fa più veloce e ricco di colpi di scena. Mi riferisco sopratutto a Durarara, dove la sua supervisione spesso è davvero anonima a mio modesto avviso. Per fortuna viene spesso affiancato da ottimi episode director e questa sua eccessiva limpidezza non intacca troppo il prodotto finito.

Anon 16 Nov

FAR! Quando annuncerai i vincitori del contest?
Nel prossimo articolo! Uscirà a breve.

Anon 29 Oct

Gente interessante da seguire su twitter?
Non me ne volere male ma risponderò a questa domanda solo quando mi dirai quali sono i tuoi interessi in maniera più specifica altrimenti facciamo notte.

Anon 29 Oct

Mai pensato di intervistare Yoshiyuki Sadamoto? Non so quanto lui possa essere raggiungibile, ma lo vedo molto attivo nel suo profilo twitter.
Si può provare. Yasuhiro Takeda della Gainax mi segue con interesse su Twitter quindi anche se non rispondesse in un primo momento posso sfruttarlo come carta vincente per mettermi in contatto con il character designer.

Anon 29 Oct

FAR, vorrei imparare il giapponese da autodidatta come te, come hai fatto? Hai usato qualche libro? Consigli? Grazie mille per quello che fai e per la tua gentilezza e pazienza!
Intanto dire “come te” in questo caso è sinonimo di “male e in modo incompleto” visto che mi ritendo soltanto all’inizio dei miei studi e non sono affatto la persona più adatta a guidare qualcuno all’interno di questo mondo. Ad ogni modo per prima cosa ho imparato gli hiragana e i katakana, mi sono scaricato una app per studiare i kanji sul cellulare che uso sempre per ripassare e impararne di nuovi e poi mi sono “imbattuto” in un libro di grammatica (che qualcuno ha uppato su nyaa successivamente). Già in quel periodo avevo iniziato la pratica molto bella e utile di leggermi tweet di persone che mi interessavano o titoli di articoli con l’aiuto di google o di jisho.org. Circa un mese dopo mi sono imbattuto in uno di quei “megapack” sulle lingue che si trovano su 4chan dallo straordinario peso di 27 GB e quello è stato proprio la mia manna perché al suo interno ho trovato corsi in diversi formati audio, vari libri di grammatica, di idiomi, frasari, dizionari nonché libri per bambini e light novel per esercitarsi nella lettura divertendosi e persino guide su come scrivere e-mail o suoi dialetti. Da lì in avanti mi sono ritagliato degli stralci di tempo quasi tutti giorni da dedicare all’esercizio ma, come ho anticipato sopra, non credo minimamente di essere ad un livello decente e, forse, a posteriori avrei dovuto evitare di fondare FFA l’anno scorso, concentrando le mie energie del “tempo libero” sul giapponese ma oramai tornare indietro sui propri passi sarebbe troppo frustrante e certamente finirei con l’avere ancora più rimpianti di ora. Il consiglio principale che mi sento di dare è quello di impegnarsi consapevoli che bisognerà affrontare moltissime difficoltà, tanto tempo verrà perso per imparare sempre troppo poco, senza pretendere di riuscire a leggersi un romanzo in 6 mesi e senza abbattersi quando sembra che i kanji e le espressioni da imparare siano troppe. Non bisogna mai rallentare troppo, che in realtà è quanto mi sta succedendo in questo periodo a causa della scuola, e soprattutto non bisogna mai fermarsi.

Anon 19 Oct

Cosa ne pensi del recente interesse di Netflix verso l’animazione nipponica? Che differenze porterà secondo te? Quanto è importante che colossi del genere inizino ad avvicinarsi al tema anime? Hai intenzione di farci un articolo? Inoltre vorrei meglio comprendere la posizione di Netflix circa le “sue” produzioni anime : Netflix svolge il ruolo di finanziatore come parte integrante del production committe oppure si limita a comprare parzialmente o totalmente i diritti di pubblicazioni delle varie opere rendendolo, in quest ultimo caso, de facto original/esclusive?
Sicuramente che i colossi dell’intrattenimento mondiale si interessino a quanto viene normalmente considerato ” territorio anime” è un fatto importante per il futuro del medium, perché ci saranno dei cambiamenti più o meno grandi su come sarà possibile produrre e finanziare i cartoni animati. Potrei scriverci un articolo un giorno, quando sarà possibile ricavare più informazioni sui loro anime. Ovviamente non esiste una situazione unica per cui ora ti elencherò tutte quelle di cui sono a conoscenza in merito a licenze e fondi:
1)Netflix compra i diritti per il mondo intero, facendo guadagnare molto denaro al comitato di produzione. In quel caso la sua presenza è determinante per il successo dell’anime ma non classifica il cartone come “A Netflix original show”, solitamente. Stiamo parlando di lavori come Violet Evergarden e Knight of Sidonia.
2) Netflix partecipa al comitato di produzione per ottenere i diritti esclusivi sull’anime più facilmente e classifica lo show come “A Netflix original show”. Blame! è l’unico anime di questa categoria per ora.
3)Netlfix è il membro più importante del comitato di produzione, gli altri membri hanno l’unico scopo di utilizzare le loro competenze professionali per espandere il franchise(tramite eventi dal vivo, merchandise e smili). DEvilman Crybaby è il primo anime che mi viene in mente di questa categoria.
4)”A Netflix original show” occidentali che vengono parizialmente subappaltati(outsourcing) anche a professionisti e studi giapponesi, l’unico caso per ora credo sia Neo Yokio. Va detto che tutto il processo di produzione delle animazioni di quel cartone è stata realizzato in Corea.

Anon 19 Oct

Gentile FAR, potresti chiarirmi la differenza sostanziale (poiché mi pare sempre di confonderli) tra “compositing” e “fotografia” in animazione?
E poi una curiosità: hai dei film dal vivo/attori preferiti?
撮影(Satsuei),che è la fase precedente rispetto al video editing, è un credito che viene utilizzato sia per chi compone i vari layer da inserire nell’immagine animata che per chi si dedica all’inserire i vari effetti di fotografia. Come tu stesso probabilmente avrai notato, i due lavori sono correlati se non addirittura si tratta di due macrofasi di un processo di entità maggiore: nella fase di compositing si mettono insieme gli elmenti precedentemente realizzati in un’unico cut(personaggi, elementi in CG, 2D works vari e background) e nella fase di fotografia vengono inseriti degli effetti che incidono sulla luminosità della scena attraverso prodotti con appositi programmi per completare quell’unità narrativa. Negli anime realizzati prima dell’era digitale e durante il periodo di passaggio spesso veniva usato il credito 特殊効果(Tokushukouka) per indicare la fotografia analogica. Il mio film dal vivo preferito è sicuramente Tetsuo di Shinya Tsukamoto. Gli attori cinematografici in senso stretto non mi piacciono particolarmente, non posso negarlo, però uno che ha fatto anche cinema (che comunque non era affatto la sua attività principale) e per il quale provo un profondo sentimento di stima e riverenza è Carmelo Bene.

Anon 13 Oct

Il livello di trash più alto mai toccato da un prodotto animato secondo te dov’è?
Il self-insert di Yamakan in Kannagi
Solitamente i registi inseriscono nei loro anime tematiche a loro care grazie all’arte dello storyboarding e della scrittura. Lui no, sfrutta i cut a sua disposizione per fare dichiarazioni provocatorie prive di un qualsivoglia interesse per lo spettatore. https://imgur.com/a/m58Ds

Anon 12 Oct

Da quanti disegni è, e a quanti frames e key frames al secondo sono prodotte le serie in linea di massima? Qual’è la soglia minima accettabile? E’ possibile fare un bellissimo cut con un numero esiguo di frame?

Mediamente si parla di 8 frames al secondo, ma si può arrivare anche a 4,5,6 o perfino 12. Il numero di keyframes cambia da scena a scena, non c’è una vera ratio standard per quanto riguarda i keyframes, dipende molto dall’animatore(molto spesso non si supera il 50% di key e il 50% di inbetween). Il Kanada Style è un classico esempio che si usa per affermare come conti molto di più un timing ben studiato rispetto ad un alto numero di frames

Anon 28 Sep

Cosa ne pensi di quello che sta accadendo alla realizzazione della season 2 di Kemono Friends?
La second season e il film saranno completamente diversi senza Tatsuki. Non voglio avere una opinione troppo forte su quanto fatto da Kadokawa perché ancora la questione non si è conclusa e sono certo che ulteriori dettagli verrano rivelati nelle prossime settimane. Da fan della serie posso dire che sono estremamente dispiaciuto e che se non c’è modo per tornare indietro con ogni probabilità sarò deluso dai prossimi progetti animati del franchise.

Anon 28 Sep

Una domanda un pò strana lol, esiste un sito (preferibilmente in eng) che racchiude tutte le differenze tra la versione BD e quella TV? (Mi viene in mente solo fapservice kek, ma lì c’è solo se aggiungono i capezzoli)
Non esiste un sito che posti screencap di ogni anime e che è abbastanza facile da navigare in lingua inglese ma è un argomento che molto diffuso nel mondo dell’aniblogging JP, anche se non esiste un sito che si occupi solo di questo in maniera soddisfacente persino in Giappone. La parola chiave per fare ricerche su Google è TV放送版/BD・DVD版比較 + il titolo dell’anime.

kitayama_naoki 23 Sep

Quale pensi possa essere l’Ultra Dream Team (eccetera eccetera) Kyoani per un film slice of life realistico e leggermente romantico (nel senso artistico e letterario del termine), che possa rappresentare in modo “definitivo” (quantomeno per il momento, visto che l’evoluzione non termina mai) la tecnica del visual storytelling applicata a questo campo?
implicando che sia una serie tv late night dico:
Yamada: regia generale e storyboard di qualche episodio
Ishidate: regia episodi con trama extra
Kigami: Storyboard e Key Animation dei momenti topici
Fujita: OP/ED Director
Tanaka(Romeo): Original Story/Script/Series Composition
Horiguchi: CD e tutto ciò che c’è di relato
Satou: Main Animator
Takao(Kazuya): Fotografia
Tamura(Seiki): Art director(ricordiamo il legame che ha con la Yamada dal film di K-on)
Yamamura(Rin): 3DCG director
Tsuruoka: Sound director
Hatta: Planning/animation producer
Yorimizu(Yashifumi): Music Producer
Oohashi: Animation Producer /Line Producer

Anon 23 Sep

Guardi gli anime in sub o, quando c’è la possibilità, in dub?
Con il tuo livello di giappgiapponese, riesci a seguire un anime senza sub (quindi in raw, per capirci)?
Di solito preferisco guardare i cartoni animati giapponesi col doppiaggio originale. Si tratta di una scelta “politica”, non semplicemente di una preferenza nemmeno particolarmente motivata qualitativamente visto che per esempio molti doppiaggi italiani li preferisco alle controparti giapponesi(Bebop, Eva, Mawaru Penguindrum, Ghost in the Shell, Patlabor e gli OAV di Kenshin, giusto per citarne alcuni). Dico “politica” perché un doppiaggio può stravolgere la mia visione di un anime, negativamente o positivamente, e da critico intendo analizzare il prodotto originale, non una delle sue varie localizzazioni più o meno belle. Dal mio punto di vista un doppiaggio in lingua straniera è sempre un piccolo Robotech, un prodotto finito diverso rispetto all’originale. Si perdono poi con l’adattamento italiano i vari dialetti giapponesi o l’uso di certe parlate particolari spesso, cosa che non apprezzo tanto da “persona che sta imparando il giapponese”. Ovviamente non voglio invitarvi a fare come me, se guardate anime per passare delle ore piacevoli il doppiaggio italiano è una buona scelta tra tutte le possibilità, eccetto in casi che mi sento di definire rari. Gli anime dove non parlano in modo particolarmente elaborato come LWA li riesco a vedere senza problemi in raw, magari non capisco qualche singola parola ma non mi trovo mai ad avere difficoltà a comprendere i discorsi dei personaggi. Molti late night anime li guardo in sub senza focalizzarmi sui sottotitoli tranne quando non capisco qualcosa. Gli anime in cui si usa spesso una gran quantità di lessico tecnico, dove si parla volutamente in maniera veloce o elaborata come per esempio i vari Monogatari sono avversari ostici. Molto ostici. Però Kizu 3 l’ho visto in raw! Voi direte certamente che non vale perché è più facile dal momento che mancano tutti i monologhi ed avete decisamente ragione su questo.

Anon 21 Sep

FAR, c’è un libro (o più) che consiglieresti per far conoscere l’animazione nipponica a tutto tondo?
Il libro(in lingua inglese quantomeno) che più fa conoscere l’animazione giapponese in quanto “animazione” in maniera più completa e senza essere una mera comulazione di informazioni è a mio avviso The Anime Machine di Thomas Lamarre(https://www.amazon.it/Anime-Machine-Media-Theory-Animation/dp/0816651558).

Anon 14 Sep

Far, esiste in sito dove posso vedere cut e storyboard di una serie?
Non esiste una “lyoutbooru” o una “ekontebooru”. Il mio consiglio è quello di cercare su amazon jp o su mandarake il contenuto extra che ti interessa se lo vuoi comprare o al limite di trovarlo piratando tra i vari siti di torrent(nyaa, bakabt, perfect dark, e-hentai ha anche lui tanto materiale) o su sakugabooru. Per alcune serie basta cercare “X + storyboard” su google dove X è il titolo della serie. Va detto che si trova comunque poco in generale.

Anon 12 Sep

Sto guardando le serie delle monogatari, e oltre ad essermi innamorato delle cadute (sì lo so, sono strano) mi chiedevo che tipo di tecnica possa essere quella usata su alcuni vestiti dove i contorni si spostano mentre il disegno rimane fisso. mi pare la usino anche in “Un marzo da leoni” nella scena della colazione di smith per il giornale

La tecnica in questione si chiama Unmoving Plaid(http://tvtropes.org/pmwiki/pmwiki.php/Main/UnmovingPlaid).

Anon 11 Sep

Personalmente, preferisci una regia “banale ma ottima” oppure una che sperimenta, rompe i soliti canoni, ma che alla fine non eccelle?
Dipende tanto dal tipo di anime. Se si tratta di un cartone che punta molto su una scrittura dove tutti gli eventi sono estremamente interconnessi tra di loro e per passare da un incipit dell’episodio A ad al finale Z si ha il bisogno di mostrare ogni singolo evento intermedio apprezzo decisamente di più uno storyboarding lineare e in un certo senso “consolidato” da tanti altri casi in cui è riuscito bene. Esempi molto noti di questo tipo di storyboarding interconnessi a questo tipo di sceneggiature possono essere Legend of Galactic Heroes, Hibike Euphonium, Mobile Suit Gundam o anche long running shonen come Naruto o One Piece e persino anime per bambini come Ojamajo Doremi. Nei casi in cui ci troviamo di fronte a anime che puntano più che altro ad esprimere concetti, emozioni o sensazioni più o meno precise precise attraverso il linguaggio visuale allora sperimentare diventa quasi un obbligo, per cui la considero quasi una cosa scontata qualche cut molto sopra le righe. Parlo di lavori come Hidamari Sketch, End of Evangelion, 1001 Nights, Aria o California Crisis. Ovviamente non esiste un vero muro tra queste due categorie poiché esistono per la maggior parte mescolanze di questi due tipi di scrittura, questo è un discorso abbastanza esemplificativo.

Anon 11 Sep

Che tecnica ha utilizzato Yoshinari per animare i mostri di Made in abyss?
Premettendo che sono indietro e che ho visto solo i primi 3 episodi, in quei casi ha usato animazione digitale e una forma molto semplice di pittura digitale realizzata completamente da lui. Ha realizzato il tutto in full limited animation.

Anon 11 Sep

Ma di Yoshitoshi Shinomiya che mi sai dire? Ha usato qualche tecnica particolare per la sua sequenza in Your Name?
C’è stato un processo di digital coloring più simile a quello di colorazione della background art in digitale e sono stati usati un sacco di diversi effetti di fotografia per dare al tutto lo speciale tocco che voleva l’animatore. Va detto inoltre che questa scena è stata completamente realizzata dall’animatore/background artist col supporto di Takayo Nishimura, i quali hanno avuto molta “libertà artistica” in termini di colorazione e animation direction.

Anon 11 Sep

Ookina koe de “PIRIKA PIRIRARA”
Hashaide sawaide utatchae
PAPA MAMA sensei gamigami ojisan
“Urusa-i” nante ne kazan ga dai funka

Mi hai fatto venire curiosità, mi sa che me lo vedo!

Anon 9 Sep

Se ne avessi l’occasione a chi faresti scrivere un articolo sul tuo blog e assumeresti come co-blogger?
Si tratta di una domanda piuttosto complicata, difficilmente sceglierei una sola persona “idealmente”. Mi vengono in mente spontaneamente un po’ di idee:
1)Alvise aka Mal. Molto bravo sopratutto quando c’è da fare appreciation posting. In generale tutto lo staff del Bakugai è molto indicato.
2) Kitayama. Lo vedrei bene sopratutto nei reportage. Magari su qualche argomento specifico che non conosco bene.
3) Cupo. Sarebbe fighissimo avere un webcomic, anche breve, sul sito.
4) Gennaro aka Metaldevilgear
5) Lord Blacker.
Se si esce dai confini nazionali ci sono davvero tante persone da nominare, in primo luogo direi Kvin, RonSnow, Sajiya, Someani, Ultimatemegax, Alecchi, Uzunare, Futon, Blou…cavolo, sono davvero troppi!

Anon 5 Sep

Esiste un MyAnimeList usato dai giapponesi?
Sarei molto curioso di vedere, se e quanta, “discrepanza” ci sia tra la valutazione mondiale e quella del Sol Levante.
Grazie mille in anticipo!
Sì, esiste
https://www.anikore.jp
questo è decisamente il sito più usato in “stile” MAL.

Anon 4 Sep

Seguo da poco il tuo blog e più volte mi è parso di capire che molte informazioni e notizie le trovi da fonti “originali”, vale a dire in giapponese. Lo conosci bene o sai, diciamo, il minimo indispensabile tipo terminologie legate all’animazione? E, domanda piuttosto telefonata, come lo hai imparato?
Dire che lo conosco bene sarebbe decisamente falso, perché per conoscerlo bene ci vogliono anni di profondo studio, ma anche dire che conosco solo parole come 作画, 監督, 中途採用 o 井上 俊之 sarebbe falso perché comunque riesco a leggere con le mie conoscenze attuali alcuni manga semplici, i vari tweet, il 90% dei siti di notizie sugli anime/manga e a chattare con giapponesi senza cercare troppo sul dizionario. Sono una via di mezzo, anche se forse più che stare davvero nel mezzo sono decisamente più vicino alla tua seconda ipotesi(ride). Beh io essenzialmente ho imparato hiragana e katakana(i due alfabeti), poi ho iniziato a imparmi kanji su kanji(gli “ideogrammi”) mentre comunque leggevo un po’ di come era fatta la grammatica. Poi dopo avere imparato un centinaio di kanji ho iniziato a cercare di leggere vari messaggi semplici come i tweet o simili, imparando così nuove espressioni ogni volta che trovavo qualcosa che non conoscevo(aka sempre visto che 100 è un numero davvero basso). Poi ho iniziato a leggermi le varie liste “scolastiche” per capire in cosa avrei dovuto rinforzarmi ed ho iniziato ad avere delle corrispondenze regolari con amici di penna giapponesi per migliorare ancora. Poi tutto ha continuato a procedere in maniera molto regolare. Arrivato a questo punto posso dire solo che non finirò mai di imparare per davvero, perché i concetti da assimilare sono davvero moltissimissimi per cui dire che “ho imparato il giapponese” mi pare una eresia. Va detto che tutte le espressioni su cui sono insicuro nella traduzione delle interviste etc etc vengono checkate da un amico madrelingua prima della pubblicazione.

Anon 2 Sep

Ma esattamente quanti sono gli Yoshinaries? Sto Saitou non riesco a capire se è un fake di Kou o è solo timido.
Yoshinari Saitou si scrive 斉藤良成, Yoshinari Kou 吉成鋼 mentre Yoshinari You è 吉成曜. Credo quindi che Yoshinari Saitou non centri niente con gli altri due, perché ha un cognome diverso. Dovrebbero essere 2, insomma.

Anon 27 Aug

Quali sono gli youtuber che trattano di animazione giapponese che preferisci o che ritieni più validi?
Facciamo due liste: tra quelli che preferisco soggettivamente, anche per via dell’amicizia che ci lega ci sono ovviamente Lord Blacker(https://www.youtube.com/user/LordBlackerITA), Italo di AMI(https://www.youtube.com/user/AnimeeMangaITA), Giaggiu(https://www.youtube.com/channel/UC3JBvPKdpCFA8B3ZR9j459A) e Calu Luna(https://www.youtube.com/channel/UCYn9-O-epHXp8L6isRsM8mw). Tra quelli che invece vi consiglio indipendentemente dal rapporto che ho con loro sono Kenji The Engi(https://www.youtube.com/user/excaliburtealord/videos in realtà grande amico personale del sottoscritto ma che anche se fosse il peggior essere umano su questa terra consiglierei), Pause and Select(https://www.youtube.com/channel/UCfpDNSkMPnmMwZHhUyplbZg siamo legati da un rapporto di stima più che di amicizia), Sent ~ Anime Stuff(https://www.youtube.com/channel/UC55RASmWUgxW92IhkeR2fGQ mai parlato con lui in vita mia) e ovviamente Toshio Okada(molti video sono in giapponese senza sub https://www.youtube.com/user/toshiookada0701). Sempre sul versante del Giappone ci sono tanti altri canali (tipo questo https://www.youtube.com/channel/UCRYuHKwhgfCighvhR3n151w) ma sono principalmente animation talk e how to, quindi non so quanto possano essere integrati in questa lista. Ad ogni modo considero la Blogosfera un posto che amo frequentare molto di più, quindi non mi ritengo così esperto, magari ho saltato qualcuno di veramente valido.

Anon 27 Aug

Com’è avvenuta la tua crescita da appassionato? nel senso: da persona che guarda gli anime solo per noia, per poi informarti maggiormente sulle varie personalità di spicco nel mondo dell’animazione o anche riguardo al lato economico. insomma, quel che fanno tutti i “pro”. c’è qualcuno o qualcosa che ti ha scosso e spinto in ciò?
Beh, vuoi sapere la backstory di Far from Animation e allora te la racconterò: originariamente ero un semplice utente di Anime e Manga[ITA] che guardava anime e leggeva molti manga. Mi “informavo” guardando i video di Paolo ed Italo ma dopo la scoperta della oramai notissima sakugabooru da parte di un amico ho iniziato a conoscere molte persone ben più informate di loro e che espandevano le loro analisi verso aspetti tecnici di diverso tipo e che mi hanno rempito la testa di nomi e di un certo corposo glossario tecnico. Da quel momento ho iniziato a leggere libri sulla “cultura otaku”, quei pochi articoli che trovavo in giro, ho visto tutti(letteralmente) i post della sakugabooru di allora. Ad un certo punto mi sono reso conto che i video di Paolo non facevano più per me e che forse un giorno avrei potuto essere una alternativa a quel tipo di contenuti, producendo qualcosa di completamente nuovo qui in Italia. Poi grazie anche all’impulso di alcuni amici ho iniziato ad imparare il giapponese, una battaglia che probabilmente non finirà mai con ogni probabilità, e da lì ho iniziato ad informarmi anche da fonti in lingua “originale” se così possiamo dire. Più recentemente mi sono inseito in varie community “d’elite” con forte presenza di esperti (Yuyukow aka Kvin, Libo, Megax, RonSnow) o di youtuber americani(Kenji The Engi, Pause and Select, Digibro). In un certo senso, queste persone mi hanno “scosso” grazie alla loro serietà e alla loro voglia di fare, mi stanno davvero spingendo a rivaleggiare con la qualità dei loro contenuti attraverso i miei articoli. Ecco, forse posso dire che non c’è stata una scossa sola ma un continuo insieme di scosse ogni volta che mi sono trovato impreparato su di un argomento, ogni volta che ho trovato qualcuno di decisamente più bravo di me ed ogni volta che mi sono reso conto di quanto tragicamente stupendo sia il mondo degli anime, di quanto sia pieno di dolore e solitudine eppure così pieno di stile, di estetica, di riferimenti culturali e di pattern complesse. Penso che espanderò i contenuti di questa domanda magari nell’articolo speciale dedicato ai 50 post sul sito. Magari parlerò più approfonditamente delle mie influenze e delle varie fasi che ho affrontato, se ti sembra un argomento interessante. Non che voglia fare del blogging autoreferenziale, sarà qualcosa di speciale per commemorare questo traguardo!

Anon 27 Aug

Esistono dei criteri per valutare adeguatamente la sceneggiatura di un’opera?
Esistono ma non sono certo della loro “adeguatezza”. Sono criteri “classici” in un certo senso, che non sempre si adattano alle storie che sono trainate da altre loro caratteristiche tecniche(per esempio la qualità della prosa in un romanzo, le visual inventive di un cartone animato o la recitazione magistrale di un attore a teatro). Ad ogni modo: in primo luogo occorre considerare come le situazioni vengono messe in scena, in che modo sono rese credibili, come vengono contestualizzate. Se per esempio narro una storia in cui i principali personaggi continuano a morire per creare tensione e drama non posso sperare in una grande reazione dello spettatore ogni singola volta che questo succederà, finirò col fallire come scrittore se non sono in grado di “contestualizzare” ogni morte importante appunto. Poi dobbiamo valutare come lo sceneggiatore cerca di farci interessare ad una certa situazione: uno dei principali problemi del recente Little Witch Academia in molti episodi stava proprio nella mancanza di questo elemento, non sempre era così facile provare empatia con i personaggi, non sempre era così facile affezionarsi alle loro problematiche passeggere. Questo probabilmente per la mancanza di scene in cui ci siamo potuti confrontare con loro, di scene in cui ci siamo potuti sentire un po’ loro. Poi va individuato come le informazioni vengono trasmesse allo spettatore, se questo viene fatto in maniera chiara quando si pretende che vengano subito recepite o soltanto di sfuggita quando si vuole far sì che sia lo spettatore a ricomporre tutti i pezzi del puzzle. Sempre in merito alle informazioni è molto importante considerare il mezzo con cui sono trasmesse: spesso piuttosto che un dialogo, per quanto sia meno costoso, sarebbe meglio mostrare le nuove informazioni attraverso immagini o descrizioni. Utilizzare troppo questa tecnica però potrebbe rendere i nostri personaggi piuttosto rigidi e privi di carattere. Inoltre va considerata la presenza di possibili informazioni mancanti davvero necessarie(plothole) ed eventualmente come è possibile giustificarli a fini narrativi. Ci sono tanti altri aspetti da considerare ma questi ritengo siano i principali. Ma ripeto, non sempre si adattano bene alle storie che volete valutare. Nei migliori anime la sceneggiatura si sposa con tutti gli altri elementi tecnici in maniera tale non poter più essere così distinguibile singolarmente.

Anon 24 Aug

Da quanti anni navighi seriamente nell’internet? Con ‘seriamente’ intendo ricerche approfondite e completo svisceramento delle informazioni disponibili. Trovo che oggi, nel 2017, nonostante internet sia alla portata di ogni essere vivente, veramente in pochi sappiano sfruttarlo al 100%.
In riferimento agli anime e simili direi almeno 1 anno. 2 Forse. Ad ogni modo non credo proprio di saperlo sfruttare al 100%

Anon 24 Aug

Quanto é probabile una live Q&A con i tuoi follower? Penso possa essere un buon modo per rapportarti con loro (noi, visto che mi includo) e raccogliere feedback.
Beh, mi pare una bella idea. Su FB non mi piace tanto l’idea di fare una live(serve la webcam e io non ho voglia di comprarne una o di mostrare il mio volto che fa espressioni strane) però magari su Twitch o su Youtube si potrebbe provare a farne una. Vi avviserò con un discreto preavviso. Ovviamente se avete altri suggerimenti sull’argomento mandatemeli pure(per esempio in quale giorno della settimana lo preferireste e simili). Grazie mille!

Anon 24 Aug

In che modo ottieni il “permesso” di poter intervistare qualcuno? Si può chiedere semplicemente oppure devi rispettare una “lista d’attesa” più o meno lunga?
Solitamente mando un messaggio privato su Facebook/Twitter alla persona che desidero intervistare con tutti i dettagli e le condizioni dell’intervista. Le liste d’attesa esistono ma mi è capitato solo con Usami di dover aspettare mesi, gli altri hanno risposto tutti nel giro di 1-2 giorni. Oppure non hanno risposto proprio. Vero Morishita? (ride)

Anon 24 Aug

In cosa vorresti realizzarti in futuro?
Ci sono tante cose che vorrei fare ed alcune di esse sono decisamente obiettivi importanti per cui vale la pena impegnarsi però mi trovo costretto ad ammettere che al momento mi sento realizzato esattamente per quel che sono oggi. Ecco, sicuramente mi piacerebbe riuscire ad intendermi di più di computer/IT general stuff, riuscire a migliorare il mio livello di inglese e di giapponese e magari rendere il blog un’attività più seria un giorno. Non tanto perché mi farebbero sentire una persona migliore ma perché sono cose davvero utili per quel che faccio nella vita di tutti i giorni.

Anon 24 Aug

Ho un dubbio su una terminologia.
“Genga”, da quel che ho capito si riferisce ai key animatorS, per cui è un soggetto o sbaglio?
Ecco, quando nell’uso comune, dico “disegna i genga” è scorretto oppure tale definizione nel gergo può essere “ridefinita”?
Un po’ come “sakuga” che nell’accezione occidentale aggiunge un certo valore alla parola “animazione”.
E’ un dubbio al quale potrei aver già risposto, ma non si sa mai.
il credito 原画(Genga) o 一原(Ichigen) si riferisce a cosa è stato prodotto dai 原画マン(Gengaman), ovvero dai key animators. Per cui dire “Hironori Tanaka in questo momento sta disegnando dei genga” è assolutamente giusto. Insomma, gengaman è il key animator mentre genga è il prodotto del suo lavoro. Sakuga si scrive 作画 che vuol dire semplicemente immagine disegnata, disegnare un’immagine o fare una fotografia(in alcuni casi). L’utilizzare questa parola nel linguaggio tecnico è dovuto al fatto che esiste appunto il credito di 作画監督, ovvero di sakuga kantoku, che non è altri che il “supervisore delle immagini disegnate”. Che è in realtà una affermazione non del tutto corretto però perché egli sarebbe più che altro il 原画監督, ovvero il “supervisore dei keyframes”. C’è da dire poi che questa accezione non è del tutto occidentale, perché esistono appunto i 作画オタク(Sakuga otaku) che non sono i “nerd del disegno” ma gli appassionati delle animazioni(di qualità). Il termine già era usato nella community giapponese e di fatto noi lo abbiamo semplicemente importato.

Anon 23 Aug

Hai qualche carenza informativa che vorresti colmare ma non ci riesci per mancanza di informazioni?
Ho scritto 11 cose che mi sembravano, boh, interessanti da sapere ma che ancora non conosco bene per questo motivo. Full risposta qui https://pastebin.com/p3DbnEJD

Anon 23 Aug

Per me esistono 3 FAR
Uno che si occupa del blog
Uno che è attivo sui vari social
E l’ultimo che guarda cartoni e legge manga, ogni tanto chiacchera coi due FAR sopracitati.
Confermate?
Esistono due 2 FAR
Uno è quello vero
l’altro è Yoel Carlos che spamma gli articoli su internet.
Scherzi a parte esiste un solo e unico vero FAR che fa tutte queste cose e anche altre!

Anon 14 Aug

Un regista che non sopporti? Ne esiste uno? E nel caso: da dov’è nato questo sentimento?
qualcuno c’è. In primo luogo Goro Miyazaki per via della mancanza di molte skills essenziali per chi dirige anime movie come lui. Terramare sotto quasi ogni punto di vista per me è un vero disastro: non ha idea di come realizzare i suoi storyboard, spesso la background art risulta troppo d’impatto rispetto ai movimenti dei personaggi o al tipo di scena da rappresentare e ha sprecato tanti grandi animatori su cut basati su layout a volte molto mediocri. La collina dei papaveri mi piace molto di più proprio perché si nota molto meno la sua “mano”. Poi c’è Yamakan ma perché con lui c’è una storia personale dietro: si è comportato in maniera molto rude con me bloccandomi dopo una semplice domanda. Otretutto non ha mai diretto nulla di davvero bello e spesso e volentieri è stato cacciato dai vari progetti a cui ha lavorato. Non sopporto Ikuhara in parte, lo apprezzo molto come regista ma ogni volta che sento un fan(occidentale) elogiarlo mi metto le mani nei capelli per la mancanza di conoscenze in merito alle influenze e alle citazioni preferite del regista, perché c’è tanto di altri scrittori e registi nelle sue opere. Purtroppo però non posso semplicemente inserirmi nelle discussioni dicendo “Ehi, il suo stile mi ricord molto quello di Dezaki, alla fine tante cose le facevano altrettanto bene anche 20 anni prima” perché qui in italia quasi nessuno ha visto niente di Dezaki.
Per questo mi è difficile parlare di lui ma lo rispetto molto per aver portato avanti lo stile del regista di Oniisama e come nessuno sarebbe stato in grado di fare. Per cui sì, non lo sopporto tanto ma non per motivi giustificabili come gli altri due. Fan di Ikuhara di tutto il mondo: vi chiedo di perdonarmi e guardarvi almeno Oniisama e Ace wo Nerae!

13 Aug

Parlami un po’ dei tuoi gusti per quanto riguarda l’animazione I N T E R N A Z I O N A L E, escludendo il Giappone obv
ti dico qualche film che recentemente ho visto e che mi è piaciuto: Long Way North, Heavy Metal, Wizards, L’Illusionniste(a rewatch actually) e Havoc in Heaven. Il mio cartone “occidentale” preferito è Xavier: Renegade Angel. è un po’ un peccato doverlo descrivere in poche parole ma posso dire senza sbagliarmi che è un misto tra i video di Cool 3D World, Rick and Morty e un comico molto surreale sotto acidi.

13 Aug

Qual è il primo anime che ti ha fatto dire “wow, devo saperne di più!”
Questa è sicuramente una domanda molto difficile perché è passato davvero molto tempo e la mia memoria non è sempre così forte. Forse Evangelion nel 2013 quando si parla di preproduzione in generale, sicuramente Space Dandy nel 2014 e Kill la Kill quando si parla di registi, character designer, sakuga e simili. Nel 2015 dopo essermi riappassionato alle arti figurative ho inizato anche a vedere la background art in maniera più “tecnica”. Per quanto riguarda la invece l’economia degli anime siamo nel 2016 con i primi dati di Flip Flappers: non ho mai deciso di farlo prima per via della gran mancanza di informazioni nell’internet inglese ed è un fatto molto correlato all’aver cominciato a riuscire a leggere un pochino il giapponese.

Anon 9 May

Sakuga a sorpresa, hai mai conosciuto una ragazza che si interessa di sakuga? Io sono una di queste.
Sì, e io sono lo spirito di Yoshinori Kanada incarnato.
Spero tanto che tu abbia ragione.

Anon 19 Apr

l’articolo su Kou Yoshinari parlerà anche delle tecniche che utilizza per realizzare le sue animazioni? Ciao e grazie per il lavoro che fai!
Sarà un articolo della serie “uno sguardo alla carriera” e verrà ben messo in evidenza come la sua tecnica e il suo stile si sono evoluti negli anni. Ti ringrazio molto.

Anon 11 Apr

月が綺麗ですね

Anon 11 Apr 2017

mi piaci…

Anon 9 Apr 2017

Quanto sareste messi male se kvin chiudesse sakugablog e il suo account twitter?
Saremmo messi peggio di ora ma neanche così tanto, mi permetto di dire. Dopotutto produco sopratutto contenuti originali o traduzioni di scritti che non provengono dalle mani di kvin.

 

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