Mancano soltanto 26 giorni alla chiusura del Kickstarter, è arrivato quindi il momento di parlare di Halloween Pajama e di cosa lo differenzia dai progetti anime fino ad ora proposti attraverso piattaforme di crowdfunding.
Halloween nasce come doujinshi, più precisamente come fumetto autoprodotto, il cui autore è nientepopodimeno che Yasuhiro Irie, il regista di Fullmetal Alchemist Brotherhood, Alien 9 e KURAU Phantom Memory. Il manga è stato pubblicato in occasione di diverse edizioni del Comic Market da 4 anni a questa parte ed l’idea di portare l’opera in animazione ha iniziato a concretizzarsi dopo l’uscita del sesto volume. Per darvi un’idea della struttura e della lunghezza di questi fumetti vi lascio qui la copia digitale del volumetto che verrà trasposto in anime, distribuita gratuitamente da Irie stesso. Quello che si vuole finanziare attraverso questa campagna non è infatti una trasposizione totale di tutti volumi usciti ma dell’ultima storia uscita questa estate. È lecito pensare quindi che, contrariamente a Little Witch Academia, questo progetto non sia una manovra inziale atta a creare una proprietà intellettuale originale ma più semplicemente si tratti del frutto della volontà del proprio autore nel produrre un cartone animato che si discosti almeno in parte dai canoni produttivi imposti dai comitati di produzione. È importante chiarire quindi che investendo in questo progetto il backer potrebbe portarsi a casa un cartone animato davvero ottimo viste le premesse di cui parleremo in seguito, ma che difficilmente si trasformerà nel franchise per bambini dei prossimi 10 anni.


Ma di cosa parla Halloween Pajama? Essenzialmente è una storia Mahou Shoujo con forti elementi action, nella quale la protagonista Ran Jakou(chiaro pun basato su Jack-o’-lantern) con una zucca in testa ed una falce tra le mani combatte contro spiriti malvagi e fantasmi in perenne transito tra il mondo dei sogni e la realtà. Pur trattandosi di concept con qualche elemento di originalità ma pur sempre ancorato ai canoni dei due generi prevalenti dell’opera è interessantissimo notare che i momenti dedicati all’azione sono spesso ambientati nei cieli di grandi città dal sapore europeo. Un elemento sicuramente non del tutto originale e mai sfruttato al meglio, sicuramente a causa di una certa “povertà” che ha sempre caratterizzato i prodotti di questa tipologia, ma che grazie alle abilità di Irie potrebbe regalarci scorci e danze aeree degne di Urusei Yatsura: Remember my Love. Me la sento di poter ipotizzare questo poiché persino nei PV dei primi due volumi del fumetto era presente una potente telecamera che si spostava nel cielo quasi si trovasse sopra un elicottero. Se questo è un particolare fondamentale dell’opera, come lo stesso autore ha dichiarato, allora siate certi che sarà particolarmente curato all’interno dell’anime. E poi stiamo pur sempre parlando dell’uomo che ha realizzato gli storyboard ed animato completamente la prima sigla d’apertura di Soul Eater, che si apre proprio con una piano- sequenza aerea davvero niente male!
Oltre alla regia che verrà affidata allo stesso Irie sono state rivelate la seiyuu di Ran, Juri Ihata e la character deisgner. La prima ha lavorato principalmente come attrice piuttosto che come doppiatrice ma ha dimostrato discrete abilità in passato, in maniera particolare nelle scene più emozionalmente coinvolgenti di Alien 9. Ha esperienza soprattutto nel doppiare protagoniste molto giovani in anime permeati dall’azione, per cui si tratta di una scelta più che legittima. Forse scegliere una doppiatrice più famosa avrebbe potuto permettere una maggiore risonanza al programma di crowdfunding ma ci troviamo comunque di fronte ad una professionista in grado di fare più che degnamente il suo lavoro per quanto la sua “stagione d’oro” sia finita oramai da anni.

L’ideatrice dei personaggi è invece Tomomi Ozaki. Anche se il suo nome non dirà molto ai più, l’animatrice ha una grande esperienza sia nel campo del character design che del costume design e del prop design(ideazione degli oggetti di scena). Ha lavorato a moltissime serie anche piuttosto differenti tra di loro tra cui KURAU Phantom Memory, Le Chevalier D’Eon, Tokyo Marble Chocolate, Bubuki Buranki, Love Live! <2nd Season> e L’Attacco dei Giganti. La sua magistrale abilità nel prendersi cura dei dettagli dei propri personaggi e le grandi modifiche si sono state apportate ai disegni originali di Irie mi fanno ben sperare nella creazione di ragazze attraenti e con delle proprie particolarità in ogni occasione, non soltanto durante i combattimenti.



Questo Kickstarter a tema anime si differenzia in termini organizzativi da quelli precedentemente realizzati per due motivi fondamentali, che considero degli enormi passi avanti rispetto al passato:
In primo luogo gli inbetweener, gli animatori che compongono l’ultimo anello della catena produttiva degli anime, verranno pagati 500 yen a disegno anziché 200, lo standard dell’animazione televisiva di questo periodo. È davvero meraviglioso ed inusuale come il regista, per quanto veda questo progetto come un lavoro molto personale, sia davvero tra i più attenti del settore degli anime alla salute e alle condizioni di lavoro dei propri collaboratori. Certo, la vita di questi animatori non avrà un improvviso cambiamento grazie a questo apporto e non è nemmeno la prima volta che vengono promessi salari migliori grazie al supporto del crowdfunding ma si tratta comunque dell’unico caso in cui ci vengono forniti dati precisi, non delle vaghe lettere d’intenti come successe per Under the Dog e Chika Chika Idol.
Un altro importante aspetto che contraddistingue il progetto è la sua grande trasparenza, soprattutto in termini di Schedule e rigurardo ai costi di produzione. È stato infatti preparato un grafico che spiega a quanta percentuale del budget totale corrisponde ogni singolo costo e una tabella in cui vengono calcolati i totali costi dell’animation production(animazioni e colori). Sappiamo già che i lavori di preproduzione sono stati completati e conosciamo il giorno in cui la produzione vera e propria comincerà e quando finirà. 11 Mesi per realizzare un unico episodio di 23 minuti è un tempo che difficilmente viene concesso ad un anime televisivo. Tra questa tempistica piuttosto larga e gli innumerevoli contatti di Irie la produzione di un anime particolarmente curato è assicurata se il progetto otterrà i fondi necessari.
L’unico aspetto negativo che mi sento di segnalare è la presenza di reward fisici ottenibili soltanto a partire da 15000 yen. Chi spenderà meno denaro sarà costretto ad accontentarsi dei reward digitali. D’altro canto però sarà possibile vedere Halloween Pajama attraverso uno streaming pubblico, anche per coloro che non hanno donato durante la campagna, su Youtube già dal 1 gennaio 2019.
In definitiva mi sento di esortare a supportare questo progetto soprattutto gli appassionati delle ragazze magiche, quelli che riescono ad apprezzare senza remore gli anime più orientati verso la ricerca di componenti visuali originali piuttosto che di storie particolarmente mature e a tutti coloro che vorrebbero fare qualcosa per migliorare concretamente la situazione degli animatori giapponesi di cui tanto si sente parlare in questi ultimi tempi. Il nostro contributo non sarà determinante nel cambiare un settore fortemente ancorato allo sfruttamento dei propri professionisti ma il successo di questo progetto potrebbe essere d’ispirazione per i giovani registi di domani nella creazione di tante piccole alternative ai comitati di produzione, che spesso impediscono la realizzazione di idee davvero originali e costringono gli staff dei cartoni animati a lavorare a velocità poco sane per la propria salute e per quella del proprio prodotto finale.
Buona Fortuna signor Irie!
Link alla pagina di Kickstarter
Account Twitter del circolo di Irie al Comic Market
[…] Qualche considerazione su Halloween Pajama[Kickstarter] Visto che Irie era stato intervistato pochi mesi prima ho pensato di seguire il progetto con tutte le attenzioni possibili. Al momento non se la passa bene, con soli 14 giorni di tempo per racimolare tre quarti dell’intera somma necessaria per rendere Halloween Pajama una realtà. Speriamo che in un modo o nell’altro si riesca a produrre questo benedetto episodio di 20 minuti. […]
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