“’Non capisco cosa abbia di interessante, ma non posso fare a meno di guardarlo comunque’ è la più elevata lode.”
Un enorme grazie a The Hug Bee che ha concesso la traduzione del suo lavoro. Per altre fantastici lavori lo trovate sul su twitter. Questa nuova versione presenta diverse correzioni ed un adattamento con termini tecnici più fedeli rispetto alla precedente.
L’intervista è stata realizzata tra il dodicesimo e il tredicesimo episodio.
Piccola nota del traduttore: durante l’intervista Oshiyama si è messo a fare diverse vocine divertenti, se così si possono chiamare, e per rappresentarle al meglio ho utilizzato il discorso diretto.
Affrontando temi impegnativi
Riguardo al suo primo incarico come Regista
1—Prima di tutto, puoi dirci come sei stato coinvolto in questo lavoro?
Oshiyama Il catalizzatore originario è stato il mio incontro con l’amministratore delegato di 3Hz, Yuuichirou Matsuya e con Hideaki Kubo, il quale ci ha poi fatto da produttore esecutivo. Precedentemente, quando ancora lavoravano allo studio d’animazione Kinema Citrus mi hanno gentilmente chiesto di lavorare insieme a un certo progetto. Non portammo a termine nulla ma più tardi, dopo aver lasciato lo studio e aver fondato la 3Hz,attorno a Marzo 2013, mi hanno detto “Hey, ci piacerebbe produrre qualcosa con te alla 3Hz prima o poi”. La filosofia dietro allo Studio 3Hz è grossomodo “vogliamo produrre anime originali”, e questo è qualcosa che anche io avevo voglio di provare a realizzare, e così il progetto è stato messo in moto. Se non ricordo male le cose si sono fatte più concrete intorno all’estate 2013. Matsuya, Kubo, Takayuki Nagatani, Kunihiko Okada ed io ci siamo chiusi in studio per qualche giorno in una sessione di brainstorming e alla fine avevamo già deciso riguardo al concept “entrare in un buco per vivere avventure in un altro mondo”.
2—Chi ha proposto l’idea “entrare in un buco per un altro mondo”?
Oshiyama Nel momento in cui sono stato convocato per dirigere l’anime, i due temi già decisi erano “space opera” e “le protagoniste sono due ragazze”. Ma tra lo staff di diceva anche “piuttosto che una space opera con navi spaziali che si bombardano, o con alieni che spuntano fuori, perché non proviamo a realizzare qualcosa che nessun altro ha realizzato prima d’ora?”. Usando quella affermazione come trampolino di lancio, ho proposto questa idea.
3—Quando il concept di space opera è stato sostituito con questa sorta di road-movie sull’esplorare Pure Illusion?
Oshiyama Da quando abbiamo deciso di portare avanti l’idea del buco. Fin dall’inizio eravamo preoccupati che “se gli sviluppi della storia diventassero troppo stressanti per gli spettatori non riuscirebbero ad affezionarsi”. Se se succedesse qualcosa di brutto e non fossimo in grado di risolverlo in quell’episodio l’interesse dei lettori potrebbe colare a picco. Così, abbiamo deciso fin da subito che per la prima metà della serie avremmo dato ad ogni episodio una sorta di “happy ending” e che avremmo inserito una succulenta scena come esca per l’episodio successivo nella parte C (quella dopo la ending NdT).
4—Ha messo molto impegno nel realizzare le scene d’azione, dico bene?
Oshiyama Questo è stato d’aiuto per far spiccare questo anime con un Signor Nessuno come regista in mezzo a tutti gli altri (ride). Per la maggior parte della mia carriera lavorativa mi sono dedicato all’attività di animatore e non ho molta esperienza nella regia quindi ,in qualche misura, ho sentito che se non avessimo realizzato uno scontro animato saremmo stati seppelliti dai concorrenti. Nonostante quello, non mi sono preoccupato di rendere Flip Flappers un anime d’azione. Questo è stato è stato volontà dei produttori, i quali hanno richiesto cose come “fate trasformare le ragazze”, “fatele combattere usando grandi armi” “fatele trasformare ogni due episodi” etcetra, e includendo questi aspetti all’interno del cartone è finito col diventare un show pieno zeppo d’azione. Fortunatamente le scene d’azione sono una delle miei relativi punti di forza come animatore, così ho cercato di realizzare storyboard con tanto simbolismo quanto basta a non far sentire un buon animatore limitato dalle mie indicazioni. Le scene d’azione non rendono bene senza il dinamismo tipico della buona animazione, dopotutto. Inoltre, dal momento che abbiamo avuto la possibilità di esplorare altri mondi, sarebbe stato un gran peccato non farli muovere molto all’interno di essi. Quindi sì, a conti fatti inserire scene d’azione così vistose ha aiutato ad espandere le potenzialità dell’anime ed esse sono diventate un aspetto fondamentale del prodotto finito.
5— Ci sono un sacco di animazioni impressionanti nella Opening, eh?
Oshiyama Sembra che tu stia affermando che questo sia un cartone pieno di animazioni impressionanti ma dal mio punto di vista nè la Opening nè gli episodi presentano molte scene animate(ride), quindi sentirti dire il contrario mi rende felice. Rispetto ai miei precedenti lavori è relativamente statico e scommetto che i miei amici animatori, vedendo il primo episodio avranno esclamato“Oshiyama, questo è il primo episodio e non stai facendo muovere davvero nulla!” (ride).
La creazione di un mondo mistico
Messaggi nascosti negli elmementi visuali
6— Diresti quindi di aver prestato maggior attenzione a Pure Illusion, agli eventi che lo riguardano, piuttosto che all’azione ?
Oshiyama Direi di sì. Credevo che sfruttare la natura multiforme di pensieri e percezione umana avrebbe portato ad un maggiore interesse da parte del pubblico poiché avrebbe diversificato il mio racconto ma allo stesso tempo c’è così tanto che si può realizzare attraverso il concept di Pure Illusion e ciò mi ha reso le cose difficili. Sapevo che andare in quella direzione sarebbe stato rischioso anche da un punto di vista economico e finanziario ma ma ho pensato “sono ancora giovane e anche se mi rovinassi la carriera come regista potrei ancora guadagnarmi la pagnotta come animatore”(ride), così ho deciso che sarebbe valsa la pena di rischiare provando a fare qualcosa di impegnativo. Le cose sembrano essere andate abbastanza bene, quindi sono contento di non essermi tirato indietro. Non sento però che 13 episodi siano stati abbastanza per giocare con Pure Illusion quanto avrei voluto (ride).
7— In questo cartone sono presenti molte parodie e metafore; sei tu stesso molto esperto di cose di questo genere?
Oshiyama L’ho semplicemente riempito di ciò che mi piace, non direi di essere un esperto in senso ampio. Anche se mi potete incolpare per la maggior parte degli elementi di quel tipo (ride). Generalmente costruiamo un episodio in modo tale che lo spettatore possa comprendene la storia anche perdendosi queste chicche visive; Sono perla maggior parte immagini pensate per non essere necessarie. Inoltre “Illusion” è uno dei temi di questa serie e comprendere come poterlo rappresentare tramite le immagini era uno dei miei personali obbiettivi. Si può anche dire che mi piacciono questo genere di cose all’interno del miei media. Originariamente la maggior parte del delle mie conoscenze provenivano da un libro dell’etologo Toshitaka Hidaka che mi fece comprendere con grande facilità concetti come Umwelt( la credenza che ogni animale abbia una propria percezione del mondo basata sui sensi che possiede e che ciò abbia un ruolo fondamentale nella percezione individuale del mondo NdT), gli studi sul comportamento, e la psicologia analitica.
Più avanti gli scritti del famoso psicologo Hayao Kawai in merito ai miti e ai racconti popolari mi sono stati ugualmente molto utili. Pure Illusion è chiaramente simile all’idea di Umwelt(qualcuno lo aveva detto in anticipo NdT) e una delle tematiche dello show è la natura multiforme del nostro mondo interiore per cui ho intuito che quegli studi sarebbero stati di fondamentale importanza nello sviluppo dell’anime. Da lì in poi ho inserito diverse citazioni o simboli che mi venivano in mente. Ci sono anche tanti elementi inseriti nell’episodio 18 di Space☆Dandy(realizzato quasi interamente dal solo Oshiyama NdT) ma nessuno li ha notati (ride).
Non è esplicitamente riferito nel corso della storia a chi appartengano i mondi del Pure Illusion dei diversi episodi ma se gli spettatori si trovassero col domandarsi “Chissà a che personaggio appartiene questo mondo” allora potremmo dire di aver centrato in pieno il nostro obbiettivo. Come creatori dello show, abbiamo certamente qualche idea in merito agli abbinamenti ma preferiamo non rivelare completamente questo aspetto. Ci sono diversi indizi nascosti tra gli elementi visuali quindi si spera che gli spettatori cerchino da loro di risolvere i misteri. Ad ogni modo, oggi vi sono molte persone che dicono “voglio godermi il cartone senza dovermi stressare ad analizzarlo” o “dopo una lunga giornata di lavoro voglio solo godermi un bel cartone in santa pace”e quindi, per le persone che volevano semplicemente poter assaporare la dolce storia di ragazzine delle medie, ci siamo focalizzati meno sulla storia generale, cercando di creare personaggi attraenti, includere elmenti yuri etcetera. Idealmente vorremo che gli spettatori riuscissero ad apprezzare lo show nella maniera che preferiscono, che si tratti di vederlo rilassati col cervello spento o scavando alla ricerca dei particolari o ancora in qualsiasi altro modo. Quando ho visto persone che su Twitter scrivevano cose come “non capisco cosa abbia di interessante, ma non posso fare a meno di guardarlo comunque” o “Non capisco perché mi piace questa cosa” mi sono sentito molto felice.
8—Parlando sempre di aspetti visuali, mi può parlare dell’assunzione dei tanu(circolo di illustratori NdT)?
Oshiyama L’idea di assumere i tanu è stata una idea dei produttori, ma sono stato io a chiedere loro di dedicarsi alla concept art. Originariamente ci si chiedeva“perché non far realizzare loro il character design?” ma quello era qualcosa che volevamo controllare da noi. Ero più interessato invece a far realizzare loro l’immagine generale del mondo in cui è ambientato il cartone e quando abbiamo posto loro questa richiesta ci hanno risposto“preferiremmo anche noi lavorare in questo modo”. Inoltre non volevamo rendere Flip Flappers simile ad altri lavori poiché vi è un anime originale che condivide gran parte dello staff con questo e per cui i tanu hanno realizzato i character design (ride).
(Oshiyama si riferisce a Rolling Girls NdT)
9—Cosa comporta esattamente realizzara la concept art?
Oshiyama All’ininzio, abbiamo detto ai tanu “disegnaci illustrazioni raffiguranti Pure Illusion” parallelamente alla stesura della sceneggiatura. Durante la seconda parte, quando la sceneggiatura era oramai completata, abbiamo detto a Matsuya di far prendere parte anche loro ai nostri meetings. Ci sono state alcune volte in cui ci hanno fornito importanti idee in merito alla realizzazione dei personaggi ma per la maggior parte dei casi abbiamo chiesto loro“ci sarà un’ambientazione di questo tipo, potete farvi venire qualche idea su come poterla rappresentare?” Fondamentalmente dico ai tanu la mia idea generale in merito al luogo in questione, loro ne realizzano la concept art e se intendiamo utilizzarla la passiamo poi all’Art Department che fanno un lavoro di clean up(correzioni per renderli adatti all’uso come background NdT) e che poi confrontano con l’art board(la palette di colori usata per i background NdT). La concept art è uno strumento molto utile per descrivere l’atmosfera e i sentimenti che si vorrebbe trasmettere nelle varie scene.
10—Quando chiedi loro di realizzare un particolare disegno, spieghi loro tutti i retroscena dei personaggi e del loro mondo?
Oshiyama A seconda del singolo lavoro, mi sono spiegato in modo diverso. In generale però ho sempre avuto paura che spiegare tutto nel dettaglio possa far produrre loro qualcosa di non molto diverso dall’immagine che si trova nella mia mente, quindi ho preferito essere comunque piuttosto vago nel fare richieste in merito alla concept art. Dopo però quando le tempistiche si sono fatte strette ho creato le mie immagini mentali nello stesso momento in cui ne discutevo con i tanu. Mi hanno fornito molte idee differenti rispetto a quelle che avrei potuto pensare da me.
Tra lo schizzinoso e il giocoso
Libertà di scelta
11—C’è qualcosa che ti ha causato difficoltà nella realizzazione dello show?
Oshiyama L’essere un anime originale, per prima cosa. Senza delle basi su cui lavorare è stata dura riunire lo staff insieme lo staff e gran parte del lavoro è stato lasciato a me. Mi è stato dato un range di tempo basato sulla schedule di altri progetti, ma è finito col non bastare. Ad ogni modo, credo di aver fatto tutto ciò che era nelle mie possibilità. Di positivo, soprattutto nell’essere regista della serie, c’è il fatto che ho potuto inserire tutto ciò che ho voluto. Con un ruolo diverso assegnatomi mi sarei dovuto sempre chiedere“ciò che sto facendo è in linea con il prodotto originale?” o “chissà cosa ne pensarà il regista?”, cosa che uccide molte idee sul nascere. Ma dal momento che ero io stesso il regista ho avuto la libertà di fare ciò che volevo dagli storyboard in poi. Se non avessi avuto fiducia in me stesso di certo i contenuti dello show ne avrebbero risentito.
12—Lei ha scritto il settimo episodio. Ha avuto un qualche tipo di influenza nello sviluppo della storia in senso generale ?
Oshiyama Certamente sì. Dopo aver stabilito il concept generale abbiamo assunto Yuniko Ayana e abbiamo lavorato insieme nel comporre la storia pezzo per pezzo. Nella seconda parte dell’anime abbiamo lavorato con Naoki Hayashi ma tutto ciò che sarebbe dovuto avvenire nel cartone animato era stato già deciso, bisognava solo metterlo per iscritto.
La schedule ci stava sfuggendo di mano e Hayashi ci è stato di grande aiuto. Per quanto riguarda i primi episodi, avrei deciso io soltanto gli eventi chiave e a partire da quello gli sceneggiatori avrebbero potuto scrivere l’episodio liberamente. Per esempio, gli elementi yuri che Ayana è tanto brava a scrivere. Ci sono un sacco di spettatori che si che si possono attirare in questo modo, quindi credo che quell’aspetto fosse particolarmente importante.
13—C’è qualcosa di particolare da dire in merito allo yuri?
Oshiyama A dire il vero, non sono un grande esperto di yuri. Per fortuna, parlando con Ayana mi sono fatto un’idea su cosa si può e cosa non si può fare, su quali territori si possono esplorare e su quali non si può mettere piede. Detto questo, penso di aver aver infranto un po’ i canoni dello yuri nel settimo episodio. Quella puntata presentava diverse personalità di Papika, alcune di queste piuttosto mascoline. Considerando questo anime una storia yuri, ho pensato che Cocona ed un ragazzo della sua età non sarebbero stati una bella coppia, cosi ho pensato comunque a Papito e Papiya come dei personaggi dal corpo femminile.
Takashi Kojima però ha voluto renderli dei maschi in tutto e per tutto(ride). I miei sketch iniziali di Papiwo la rappresentavano con un sarashi avvolto intorno al suo petto come indizio del suo sesso femminile. Inoltre nell’episodio 8 è presente un ragazzino della loro età, Occhan; l’ho realizzato un po’ più basso di loro cosicché non creasse problemi nelle inquadrature soggettive all’altezza degli occhi delle ragazze.
14—C’è un qualche particolare episodio che secondo te ha lasciato la tua impronta come regista ?
Oshiyama Ogni episodio, dico davvero. Molti storyobard sono stati prodotti in altri studi ma le tematiche dell’anime erano già state state sviluppate e, nel momento in cui avevamo fatto le nostre richieste agli studi di outsourcing, gli aspetti visuali essenziali erano per la maggior parte già decisi. Quindi direi che ogni episodio è pregno delle mie caratteristiche tipiche. Senza dire poi che ogni episode director ha aggiunto al proprio episodio molti elementi del tutto personali. Ma cose come le parodie di Ken il Guerriero e Dragon Ball nel terzo episodio sono state sopratutto mie idee(ride). Coloro che erano incaricati di realizzare gli storyboard hanno inserito le loro parodie ma quelle che sono state riconosciute da coloro che hanno grossomodo la mia stessa età sono state pensate da me medesimo durante la stesura dello storyboard. I robot dell’ottavo episodio sono un altro esempio di questo. Fin dall’inizio avevamo intenzione di realizzare un episodio mecha ma considerando la fatica e il talento necessario per realizzarlo non eravamo sicuri di riuscire a completarlo in tempo e non eravamo nemmeno sicuri del tipo di robot volevamo realizzare. Si parlava di realizzarli con lo stile di Masami Obari ma senza uno staff capace di tanto non saremmo andati da nessuna parte. Ci sono stati momenti dove abbiamo dovuto adattare le nostre idee allo staff che avevamo a disposizione. Fortunatamente il regista di quell’episodio, Shun Enokido, è un così giovane portento che mi sono sentito sicuro ad affidarmi a lui per realizzare qualcosa di figo, e alla fine abbiamo optato per la realizzazione di un robot in stile Choushinsei Flashman dal momento che non ne sono stati realizzati molti in animazione, credo. (Shun Enokido in alcuni casi viene creditato come Hayao Enokido per via di una sbagliata, ma ancora molto diffusa nella community, lettura del nome NdT)
15—Lei era un fan di Flashman?
Oshiyama Quando ero ancora un bambino disegnavo Flashman tutto il giorno. Nella mia esperienza di spettatore Flashman, o forse la serie precedente, è il vero punto d’inizio del genere Super Sentai. Uno dei miei primi ricordi è l’immagine di Flash King fatto a pezzettini, quindi forse tutto questo mi è sempre balenato nel cervello(ride). La silhouette a forma di scatola di Great Titan ha sicuramente lasciato un forte impatto su di me ed era inoltre qualcosa che volevo proprio inserire. Nella sceneggliatura non c’era nessuno scontro tra mecha, tutto questo è stato inserito in fase di storyboarding. Avrei voluto inserire la insert song in tre punti diversi ma alla fine ho deciso che erano un po’ troppi per una sola canzone. Rimpiango di non aver avuto a disposizione tre canzoni ma dal momento che non c’era più tempo sono stato costretto a tagliare la canzone ed inserirla in due punti diversi anziché tre(ride).
16—Ha fatto anche parte del cast di doppiaggio nell’episodio 5, dico bene?
Oshiyama Dal momento che “Illusion” è una delle grandi tematiche dell’anime ho voluto inserire un’illusione uditiva con le voci femminili delle studentesse. Hai presente quando sentendo una voce registrata non hai assolutamente idea di cosa stia dicendo ma una volta che ti viene detto riesci a riconoscere ogni parola perfettamente? Questo è ciò che volevo realizzare. Originariamente pensavo che avremmo potuto usare uno scacciapensieri dal momento che ho l’hobby di suonare simili strumenti ma quanto mi sono trovato di fronte all’intero cast, con il cuore che mi batteva forte, mi è sembrata un’idea troppo stupida da utilizzare e ho chiesto ai tecnici del suono di editare tutto digitalmente. Tuttavia, più avanti nel corso della produzione, mentre mi esercitavo nella respirazione circolare(tecnica che permette di suonare uno strumento a fiato senza interrompere il flusso d’aria NdT)con il mio didgeridoo(uno strumento a fiato di origine australiana NdT), mi è venuto in mente che avremmo potuto sfruttuare questo mio hobby(ride). In un episodio successivo mi sono fatto registrare mentre suonavo il didgeridoo ed alla fine lo abbiamo utilizzato per davvero.
17—C’è qualche personaggio al quale si è particolarmente appassionato?
Oshiyama Mi sono appassionato a tutti loro, davvero ma se devo proprio scegliere direi Papika e Yayaka. Yayaka è un personaggio molto umano ed inoltre soffre a causa della sfortuna(ride), quindi vedendola provo quella dolorosa sensazione di stare guardando me stesso e tutto questo la rende un personaggio di valore. Dall’altro lato invece Papika è una sorta di figura idealizzata. La si potrebbe definire forse come la magnificenza dell’essere innocenti. Una ragazza così genuina, onesta e pura è semplicemente carina. Non voglio dimenticare quell’autenticità anche dopo essere divenuto adulto, voglio credere che ci sia del valore in tutto ciò , quindi ammiro quella parte di lei. Inoltre possiede delle grandi abilità di sopravvivenza quindi può andare all’avventura ogni volta che lo desidera. Possiede qualcosa che noi uomini moderni abbiamo perduto, qualcosa di importante e di animale, questo è ciò che la caratterizza come personaggio. Ha però perduto la memoria e quindi possiede molte meno esperienze di quante la sua età potrebbe far credere ed inoltre il suo lessico è piuttosto povero e la sua personalità è infantile sotto diversi aspetti. Era praticamente uguale ad ora anche prima dell’incidente quindi è difficile notare la differenza(ride), ma questo non vuol dire che sia stupida.
(La parte scritta in corsivo stata detta dal regista con un tono di voce diverso, come se volesse cercare di esprimere qualcosa di importante ma senza trovare le corrette parole per definire il concetto NdT)
18—Infine, ha qualche messaggio per gli spettatori che stanno aspettando con trepidante attesa l’ultimo episodio?
Oshiyama Credo che il pubblico non possa che trovare questo anime o davvero appassionante o ,al contrario, poco emozionante. Per comprendere anche le parti più nascoste e oscure ci vuole una grande forza mentale e questo ha portato alcune persone a definire lo show come “forzato” o “pretenzioso”. Ad ogni modo vorrei incoraggiare coloro che ancora non hanno guardato Flip Flappers o che lo hanno interrotto di non soccombere di fronte alla sensazione“oh, questo cartone animato sembra essere davvero pesante da vedere” poiché a volte anche questa tipologia di anime può essere piacevole. Se vorrete passare le vostre vacanze natalizie, o un periodo dell’anno più distante, vedendo Flip Flappers, mi sentirei davvero onorato.
Potete seguire Oshiyama su twitter qui.
Originale in giapponese qui.